Alla fiera di Norimberga, in una conferenza stampa congiunta, NOMISMA ha presentato i dati aggiornati sul mercato bio in Italia, mentre BolognaFiere ha illustrato un nuovo progetto fieristico riguardante il SANA.
La presentazione di NOMISMA si è iscritta nell’ambito del progetto “Being organic in EU”, promosso da FederBio in collaborazione con Naturland DE e cofinanziato dalla Ue, ed ha riguardato un'indagine che ha visto anche nel 2023 il settore biologico mantenere un ruolo chiave nella filiera agroalimentare, con un mercato interno (consumi interni e fuori casa) vicino ai 5,4 miliardi di euro e un export di prodotti biologici ‘Made in Italy’ che ha raggiunto i 3,6 miliardi.
Nel 2023 a cambiare è stato lo scenario inflattivo, con una dinamica in progressivo rallentamento: in tale anno la crescita dei prezzi è stata pari al 5,7%, in calo rispetto all’8,1% del 2022 ma con impatti ancora rilevanti sulle famiglie italiane (l’aggravio di costo per una famiglia con due figli è stato di almeno 1.600 euro, di cui oltre 700 euro afferenti alla componente alimentare). Una situazione che, nonostante il rallentamento nella crescita dei prezzi, ha spinto gli italiani ad adottare strategie di salvaguardia del potere di acquisto. In tale contesto, il 71% ha rinunciato all’acquisto di prodotti superflui, il 64% ha effettuato la spesa guardando in primis alle promozioni mentre più di 6 italiani su 10 hanno acquistato prodotti a marchio del distributore.
Nonostante tale quadro non favorevole, NOMISMA ha rilevato che, per il 2024, stanno migliorando le intenzioni di spesa degli italiani sui consumi alimentari domestici: la percentuale di quanti intendono aumentare le quantità consumate (16% del totale) supera infatti quella di quanti intendono ridurre i consumi (12%). Si torna dunque a rimpinguare il carrello della spesa, ma con prodotti che abbiano alcuni requisiti fondamentali: essere salutari, tradizionali, a basso impatto ambientale, semplici, essenziali. E un segnale che indica come sia in atto una inversione di tendenza nel carrello della spesa degli italiani è dato dal fatto che l’ortofrutta, dopo le rinunce registrate nel periodo estivo, è ora tra i prodotti con maggiore incremento nelle vendite.
In questo scenario complesso, la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente rappresentano fattori determinanti dei comportamenti di acquisto. Al riguardo, negli ultimi 5 anni 1 italiano su 2 ha dichiarato di adottare con maggiore frequenza scelte di consumo più sostenibili, abitudini che riflettono un maggiore impegno nel ridurre l’impatto climatico delle proprie azioni anche nel carrello della spesa. NOMISMA ha illustrato i dati aggiornati relativi alle dimensioni del mercato del bio italiano ed al ruolo della distribuzione moderna in tale contesto, aggiungendo dati sulle esportazioni dei nostri prodotti ed indicazioni sul ruolo della consapevolezza dei consumatori per quanto riguarda i valori del biologico (QUI è possibile scaricare l'analisi completa).
Come illustrato poi da BolognaFiere, l’evoluzione nei consumi e nei trend di settore si tradurrà in una nuova concezione di manifestazione fieristica, passando da una fiera di prodotto a una fiera di canale: un approccio già adottato con “MARCA by BolognaFiere”, dove ogni anno espongono più di 250 aziende del biologico, interessate principalmente al segmento GDO. Infatti dal 2025 il SANA, Salone internazionale del biologico e del naturale, si svilupperà all’interno di due appuntamenti specifici: SANA Food, dal 23 al 25 febbraio 2025, che diventerà lo spazio ideale per i trend di settore nel food biologico e sostenibile, e si svolgerà assieme a Slow Wine Fair. Saranno due eventi contemporanei in cui il visitatore specializzato troverà un’ampia offerta di food biologico, sano e sostenibile, congiuntamente a quella del vino buono, giusto e pulito. La fiera SANA Beauty si svolgerà invece a marzo, in contemporanea ed integrata con Cosmoprof Worldwide, in un padiglione dedicato al mondo della cosmesi naturale e biologica (i dettagli QUI).
Fonte: Absolut eventi & comunicazione