Biologico e convenzionale, il problema sono i consumi. Fare un buon prodotto non basta, di Lorenzo Frassoldati

Con un titolo perentorio “Biologico, un gigante dai piedi d’argilla”(su Terra e Vita n.29/2024)  il prof. Angelo Frascarelli, economista agrario ed ex presidente Ismea, fa il punto sul settore a partire dal report ‘Bio in cifre’ proprio di Ismea che analizza il 2023 del settore tra mercato, consumi e prezzi.

Prezzo accessibile e trasparente alla base della strategia della Distribuzione per sostenere i consumi di bio, di Cristina Latessa

L’articolo riporta i contenuti del webinar “La distribuzione e il valore del biologico” organizzato da GreenPlanet, dove sono intervenuti Hervé Martin, responsabile bio Carrefour Italia, Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì e Fabrizio Piva, manager di Coop G. Bellini, responsabile Sviluppo e Sostenibilità.

Le strategie a difesa del nostro biologico, di Andrea Zaghi

L’articolo fa il punto della situazione del biologico in Europa ed in Italia, a partire dal calo dei consumi, la crescita delle importazioni, la concorrenza sleale, la Corte dei Conti Ue che ha espresso di recente preoccupazioni per quel che riguarda il sostegno della Commissione al settore. Si parla anche del marchio bio italiano per il quale è stato bandito un concorso di idee. L’articolo si può leggere QUI

Biologico, un gigante con i piedi d’argilla, di Angelo Frascarelli

L’autore dell’articolo effettua un excursus a tutto campo sul settore biologico in Italia che, dal punto di vista dei consumi, dopo quattro anni di stagnazione, vede segnali di ripresa nei consumi. L’incremento delle superfici ad agricoltura biologica, rilevato dal rapporto “Bio in cifre 2024” di ISMEA e SINAB, è stato spinto anche dalle strategie dell’Unione europea, Green Deal e “Farm to Fork” e dalla Pac 2023-2027.

Corte dei Conti UE: “Fuori dal seminato: il sostegno dell’UE all’agricoltura biologica dovrebbe correggere il tiro

In una relazione pubblicata il 23 settembre, la Corte dei conti europea semina dubbi sull’efficacia del sostegno dell’Ue all’agricoltura biologica. L’attuale strategia presenta carenze significative e non sono stati definiti né una visione né valori-obiettivo per il settore del biologico al di là del 2030. Se da un lato, grazie ai miliardi di euro che l’Ue fornisce ogni anno, si è ampliata la superficie coltivata con metodi biologici, dall’altro si è prestata troppo poca attenzione ai requisiti e alle esigenze del settore.

La Spagna cresce nel bio, la chiave è nell’aumento dei consumi

La Spagna è riuscita a posizionarsi tra i primi dieci mercati mondiali per i prodotti biologici, con un valore di 3 miliardi di euro nel 2023, secondo quanto riportato dai media locali. 

Questo avanzamento colloca il paese tra i più grandi del settore, dietro a economie come gli Stati Uniti, la Germania e la Francia, che rappresentano il 5,7% del mercato europeo. Si stima che questo mercato crescerà tra il 6% e il 7% all’anno nei prossimi anni.

Clima di attesa, vanno interpretati i dati del report “Bio in cifre 2024”, di Fabrizio Piva

GreenPlanet pubblica un interessante editoriale volto ad interpretare i dati del report “Bio in cifre 2024”, presentato lo scorso 17 luglio. Il report fornisce dati che a livello macro aggregato sono positivi e confortanti, quelli di un settore che continua a crescere anche se un’analisi un po’ più ragionata ed approfondita fa emergere qualche ombra che da tempo grava sul settore e non lo fa decollare.

Italia produttore leader mondiale. Entra nel carrello della spesa di 23 milioni di famiglie ogni anno, di Marco Principini

L’articolo riporta dati relativi alle vendite nella GDO sulla centralità della spesa per i prodotti biologici da parte degli italiani, con una propensione alla spesa che è frenata da un aumento generale dei costi e da una riduzione del potere di acquisto. E’ necessario che le associazioni di categoria facciano sinergia tra loro, con le istituzioni e la GDO per supportare i progetti di filiera ed il giusto prezzo.