Data inizio
13 Mar 2020
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Un nuovo report, commissionato da IFOAM UE e realizzato dall’Istituto svizzero di ricerca per l'agricoltura biologica (FiBL) e dall'Istituto per la politica ambientale europea (IEEP), evidenzia il ruolo degli “eco-schemes” (regimi ecologici) della Politica Agricola Comune (PAC). Il nuovo “eco-scheme” della PAC, da poco introdotto, ha un grande potenziale per guidare la transizione verso sistemi agricoli più sostenibili, secondo il documento.

Mentre la PAC dell'Unione europea è attualmente in fase di negoziazione presso le istituzioni dell'UE, gli Stati membri hanno iniziato a definire le loro priorità attraverso specifici piani strategici. Il “regime ecologico” è una delle principali innovazioni della nuova proposta della PAC, ma permangono molte incertezze sul suo contenuto, finanziamento e attuazione.

Secondo Jan Plagge, presidente di IFOAM UE, "se adeguatamente programmati, gli “eco-schemes” rappresenterebbero un'enorme opportunità per gli agricoltori di essere remunerati per i beni pubblici che forniscono. Questo successo dipende dagli incentivi finanziari, che vanno di pari passo con la raccomandazione IFOAM UE di indirizzare il 70% del bilancio della PAC ad azioni ambientali e climatiche".

La nuova guida IFOAM UE "Uso dei regimi ecologici nella nuova PAC" fornisce sostegno ai responsabili politici, ai funzionari degli Stati membri e a tutte le parti interessate del settore pubblico o privato coinvolti nei processi di programmazione dei piani strategici della PAC. Permette di comprendere meglio questo nuovo strumento politico, i suoi punti di forza e di debolezza, ma include anche un supporto tecnico per la sua implementazione, come la scelta del modello di pagamento e la ricerca delle misure più appropriate.

La pubblicazione presenta una vasta gamma di interventi che potrebbero essere ammissibili per i regimi ecologici, inclusi approcci basati su sistemi come l'agricoltura biologica, l'agricoltura conservativa, la protezione e il mantenimento delle aree agricole ad alto valore naturale o l’agroforestazione. Le raccomandazioni riguardano anche il sostegno per identificare i principali problemi e ostacoli allo sviluppo di misure effettive ed efficienti, nonché indicazioni per il monitoraggio e la valutazione degli “eco-schemes”.

Matthias Stolze, capo del dipartimento di socio-economia della FIBL e coautore del rapporto, ha dichiarato: "Il pieno potenziale degli “eco-schemes” non è stato ancora riconosciuto. Esiste un margine per utilizzare gli strumenti di valutazione della sostenibilità al fine di focalizzare le azioni sulle necessità reali e per monitorare i risultati nelle aziende agricole. Affinché gli “eco-schemes” possano raggiungere il loro pieno potenziale, è necessario garantire l'assegnazione di risorse sufficienti e il sostegno politico per l'attuazione di approcci realmente innovativi".

Per il movimento biologico, i regimi ecologici, se pianificati in coerenza con altri sviluppi politici, come il Green New Deal, la strategia Farm to Fork, la strategia dell'UE per la biodiversità e un nuovo Piano d'azione per il biologico, potrebbero aiutare la diffusione di approcci sistematici e agro-ecologici .

L’intero documento di proposta può essere scaricato QUI

Fonte: FIBL