USDA: Good Prospects for US Organic Exports in the EU

La crescente domanda di alimenti biologici nell'UE offre l'opportunità agli USA di esportare una notevole quantità di prodotti nella UE, a partire da principalmente frutti di bosco e asparagi, ma anche patate dolci e frutta in guscio come nocciole, mandorle, noci e pistacchi, seguiti da pere, mele, pompelmi, ciliegie e carote. Ad oggi il Regno Unito è il maggiore acquirente di prodotti biologici americani, anche se è difficile prevedere se questo primato resterà dopo la Brexit.

UK: Brexit senza accordi, batosta per gli agricoltori biologici britannici

Al momento, gli agricoltori biologici del Regno Unito possono esportare i loro prodotti nell'Unione europea purché rispettino determinati standard. Ma se il Regno Unito lascia l'UE senza un accordo (la data del 31 ottobre è slittata al 31 gennaio, NdR), o prodotti biologici certificati UE  potranno ancora essere importati dal continente in Gran Bretagna fino al 2021.

IFOAM UE incontra l’industria del biologico

" IFOAM EU meets business - Bringing the organic food industry together" è un evento organizzato il 30 ottobre per dare all'IFOAM UE, al suo Gruppo di trasformatori e operatori biologici (IGOP) e alle aziende alimentari, l'occasione di discutere argomenti rilevanti nel settore, condividere informazioni e scambi sulle migliori pratiche, comprendere le rispettive prospettive e, soprattutto, discutere e definire la direzione da seguire nel prossimo periodo di lavoro.

“Vola l'export di vino bio”.

La percentuale dei consumatori di vino biologico è in continua crescita: nel 2013 era il 2%, nel 2015 il 21% e nel 2016 ha raggiunto il 25%. Nel 2016 le vendite di vino biologico hanno raggiunto complessivamente 275 milioni di euro, registrando un +34% rispetto al 2015. Il mercato interno vale il 30% del totale (83 milioni di euro, +22% rispetto al 2015). Ma la fetta più grossa del giro d’affari complessivo è realizzata sui mercati internazionali: 192 milioni di euro, con un’impennata del +40% rispetto al 2015 (a fronte di un più tenue +4% dell’export di vino totale).

Una nuova politica in India per aumentare le esportazioni di alimenti biologici

L'India sta cercando di creare una propria politica relativa ai prodotti biologici con standard di sicurezza chiaramente definiti, regole di tracciabilità, linee guida per la certificazione dei suoli e buone pratiche agricole. Obiettivo di questa nuova politica è quello di aumentare le esportazioni di prodotti agricoli freschi e trasformati.

Romania: le superfici bio aumentate del 37%

La Camera di Commercio Italiana per la Romania ha di recente organizzato a Bucarest un convegno sul tema "L'agricoltura biologica in Romania: un grande futuro?" cui ha preso parte anche il Ministro dell’agricoltura rumeno Daniel Constantin. Dal 2010 al 2013 le superfici agricole coltivate con il metodo biologico sono cresciute nel Paese del 37%, raggiungendo 450 mila ha (circa il 3% della SAU, che è di 14,7 milioni di ha). Gli operatori del settore sono passati dalle 3.800 unità del 2007 alle circa 27.000 del 2012.

“OSSERVATORIO SANA 2015”: i numeri di Nomisma.

L’Osservatorio SANA 2015 promosso da ICE, curato da Nomisma, su incarico di BolognaFiere e in collaborazione con Federbio e Assobio ha presentato al SANA il focus “L’AGROALIMENTARE BIOLOGICO ITALIANO ALL’ESTERO”, nel quale ha analizzato il fenomeno dell’export e il posizionamento competitivo sui mercati esteri dei prodotti agroalimentari italiani a marchio biologico.

Di seguito la presentazione effettuata dalla Dott.ssa Silvia Zucconi in occasione dell’incontro “Tutti i numeri del Bio italiano”

“Italia leader del bio in Europa: un miliardo di export, tre di giro d'affari”, di Antonio Cianciullo

Il mercato dell’alimentare cala, il bio sale. Secondo una ricerca elaborata da Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) sulla base di indagini della Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica e su rilevazioni Ismea Gfk-Eurisko, in Italia nel primo semestre 2013 c’è stata una diminuzione del 3,7% dei consumi alimentari convenzionali, ma la crescita del biologico ha sfiorato il 9%.