Data inizio
29 Ott 2019
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Al momento, gli agricoltori biologici del Regno Unito possono esportare i loro prodotti nell'Unione europea purché rispettino determinati standard. Ma se il Regno Unito lascia l'UE senza un accordo (la data del 31 ottobre è slittata al 31 gennaio, NdR), o prodotti biologici certificati UE  potranno ancora essere importati dal continente in Gran Bretagna fino al 2021. Gli agricoltori biologici britannici, tuttavia, non saranno in grado di esportare nell'UE allo stesso modo - nel senso che si troveranno ad affrontare un mercato più piccolo per i loro prodotti e una maggiore concorrenza in casa.

Il governo ha affermato che sta lavorando per garantire che gli standard biologici del Regno Unito rimangano riconosciuti dall'UE nel prossimo futuro. Ananda Guha, vicedirettrice per le esportazioni e l'uscita dall'UE all'interno di Defra (Department forEnvironment, Food & Rural Affairs), ha indicato che "Il governo continuerà a pagare secondo gli standard della politica agricola comune – una garanzia prevista fino al 2022".

Abbandonare l’UE senza un accordo metterebbe i produttori biologici britannici in grande svantaggio: l'impatto di un "no deal" sarebbe la probabile loro impossibilità di esportare qualsiasi cosa dal giorno del “leave” e probabilmente per almeno sette o otto mesi, perché ci vorrà molto tempo affinché i governi dell'UE e del Regno Unito capiscano quali sono le implicazioni. Il cambiamento, insomma potrebbe influire negativamente su centinaia di imprese, a partire ad esempio dall'industria del latte.

Fonte: Fresh Plaza

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