Il biologico incontra sempre più il favore dei consumatori italiani. Lo rileva l’Ismea nella nota mensile di mercato dedicata ai prodotti bio, da cui emerge una crescita dell’11% della spesa domestica nei primi nove mesi del 2010. Ciò contrasta con l’andamento stagnante dei consumi di alimenti e bevande convenzionali. Andando nel dettaglio, per l’ortofrutta fresca e trasformata la crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è stata del 4%; i derivati dei cereali segnano un incremento del 15-20%.

E’ on line la pubblicazione di Ismea sul mercato dei prodotti biologici per il mese di novembre.
Anche in questo numero vengono analizzate le filiere ortofrutticola, cerealicola, olivicola, lattiero casearia e zootecnica, illustrando la dinamica dei prezzi all'origine e al consumo dei prodotti biologici, anche in parallelo alle referenze convenzionali. L’analisi si completa con uno sguardo ai consumi domestici, con l'indicazione della distribuzione degli acquisti per canale di vendita e area geografica.

Il nuovo prodotto editoriale è stato realizzato per conto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell'ambito del Programma di Azione nazionale per l'agricoltura biologica e i prodotti biologici e indirizza la sua analisi alle filiere ortofrutticola, cerealicola, olivicola, lattiero casearia e zootecnica.

Corrono i consumi di alimenti biologici in Italia anche nel primo semestre del 2010. In base agli ultimi dati Ismea presentati questa mattina nel corso del convegno "Il Biologico tra valore e valori" al Sana di Bologna, gli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati sono cresciuti del 9% nella prima metà del 2010, consolidando la dinamica positiva degli ultimi anni ( +6,9% la variazione 2009/2008, +5,2% quella 2008/2007).

Di seguito i punti più rilevanti del documento:

In una conferenza stampa, l’agenzia francese Agence Bio ha fornito le cifre del biologico francese, un settore in pieno fermento che mostra numeri di tutto rispetto:
-    nel 2009, sono state convertite 3.769 nuove aziende, con una media di oltre 300 al mese;
-    sono 16.446 le aziende agricole biologiche un 23,7% in più rispetto al 2008;
-    sono 677.513 gli ettari di superfici coltivate a biologico, + 16% rispetto al 2008;

Sono stati diffusi dal Ministero dell’Agricoltura spagnolo i dati ufficiali sull’agricoltura biologica in Spagna. La superficie nel 2009 ha raggiunto 1.602.870 ettari: le principali voci sono pascoli, prati e foraggi con 758.794 ettari, e le superfici boschive dedicate alla raccolta spontanea con 272.096 ettari. La superficie biologica è il 4% circa della superficie agricola totale.

La Spagna conta 27.627 operatori biologici certificati di cui 25.291 produttori. La dimensione media dell’azienda bio è di 63 ettari.

Relazione Introduttiva:
Dr. Enrico DE RUVO - Osservatorio prodotti biologici - ISMEA
"Le tendenze di mercato nella filiera biologica: dinamica dei prezzi ed andamento dei consumi domestici"

Tavola Rotonda
Moderatore:
Prof. Roberto DELLA CASA - Docente di marketing dei prodotti agroalimentari
Università di Bologna - Polo di Forlì

L’Italia è uno dei maggiori produttori europei di prodotti biologici, e uno dei principali mercati di esportazione in EU è rappresentato dalla Germania, dove il consumo di alimenti biologici è tra i più alti in Europa. Allo scopo di analizzare le criticità e le potenzialità del mercato tedesco per i prodotti biologici italiani, l’ICE ha elaborato il documento “Il mercato tedesco del biologico nel 2008/2009”, che è stato presentato in occasione dell’ultimo Biofach di Norimberga.

Nonostante la crisi, il 2009 si è rivelato un ottimo anno per il biologico: dalle ultime rilevazioni effettuate dall’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare), l’anno scorso ha fatto registrare per gli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati un incremento in valore del 6,9%, maggiore di quello relativo al 2008, che era stato del +5,2%.
Per gli approfondimenti, leggi QUI