Data inizio
25 Mag 2016
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Uno studio sulla "Caratterizzazione del settore spagnolo della produzione biologica in termini di valore di mercato", effettuato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Ambiente (Magrama), indica che, nel 2014 (ultimi dati disponibili), l’export bio aveva raggiunto i 724 milioni di euro, con un aumento del 7,8% rispetto al 2013 e del 23% rispetto al 2012. Il 60% di questo export era composto da  frutta, verdura e legumi.

La struttura delle esportazioni è rimasta sostanzialmente simile al 2013, anche se frutta e verdura hanno registrato una certa crescita. Più del 90% delle vendite verso l’estero  riguarda i prodotti di origine vegetale, e la direzione è quasi esclusivamente verso i paesi dell’Unione Europea: nell’ordine, soprattutto Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Svezia e Paesi Bassi. I paesi non-UE (in particolare Stati Uniti, Messico, Cina, Corea del Sud e Australia) rappresentano solo una quota molto piccola (meno del 10% nel complesso), e riguardano soprattutto  vino, olio o verdure in scatola.

Per quel che riguarda le importazioni di prodotti biologici, anch’esse in aumento in questi ultimi anni, il valore era di 365 milioni di euro nel 2014 (+ 22,5% rispetto al 2013): un aumento rilevante, secondo lo studio, non solo per le sue dimensioni, ma anche per la crescente popolarità di alcune gamme di prodotti biologici confezionati ad alto valore aggiunto. Si tratta di prodotti "specificamente e preferenzialmente destinati a quei consumatori che sono più interessati  alla componente salutistica dei prodotti bio”, e che vengono venduti attraverso canali specializzati.  I paesi di origine dei prodotti importati sono per lo più europei  (Germania, Francia, Paesi Bassi e Italia), ma una piccola parte  proviene da Stati Uniti, America Latina, India o Indonesia.

Fonte: Agrodiariohuelva.es / Magrama

Luogo
Spagna