Data inizio
04 Giu 2020
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L’Ispra ha presentato l’Annuario dei dati ambientali 2019, un quadro aggiornato sullo stato di salute del nostro Paese. Quest’anno le informazioni sull’ambiente in Italia sono state confrontate con i recenti trend europei elaborati dall’Agenzia europea dell’ambiente e illustrati lo scorso dicembre a Bruxelles nel “SOER 2020 - State of the Environment Report”. A questi report, si aggiunge un altro documento, il Rapporto Ambiente di Sistema, che propone alcuni focus regionali (si può scaricare a questo LINK). La base dati è l’Annuario dei dati ambientali ISPRA.

Come dati generali, Il Rapporto indica in Italia un calo dei gas serra, e un buon piazzamento in Europa per l’economia circolare. Grave si presenta invece la situazione per fauna e flora, minacciate da inquinamento e specie aliene. In buono stato solo il 48% dei fiumi e il 20% dei laghi italiani. Bene le aree protette del nostro Paese. Temperature crescono in Italia più che in altre parti del mondo (+1,71° nel 2018 contro +0,98° globale). Diminuiscono i gas serra (-17,2% dal 1990 al 2018). Inquinamento atmosferico: si sforano i limiti giornalieri (nel 21% delle stazioni il PM10), ma in Italia nel medio-lungo periodo gli inquinanti sono in discesa. Il bacino padano è il malato d’Europa. Con 18,3% di energie rinnovabili, Italia supera obiettivo 2020 fissato da UE (17%).

L'Annuario è invece la più esaustiva e completa pubblicazione ufficiale di dati e informazioni ambientali a livello nazionale. E’ stato realizzato e curato dall'Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) con il contributo delle Agenzie regionali e delle province autonome nell'ambito del Sistema Nazionale per la Protezione dell'ambiente (SNPA). E’ un report intertematico, basato sul modello DPSIR (Determinanti, Impatti, Stato, Risposte), e descrive in termini oggettivi e puntuali le condizioni delle matrici ambientali fondamentali. Le venti tematiche in cui la pubblicazione è articolata sono costituite da dati statistici rigorosi che danno luogo a un consistente set di indicatori ambientali. Nell'Annuario un capitolo è dedicato all’agricoltura, analizzata assieme alla selvicoltura. Dopo un quadro generale che presenta l’evoluzione del sistema in Italia, vengono evidenziati i nuovi indirizzi che hanno incentivato lo sviluppo dell’agricoltura biologica, l’agro-ecologia e altre forme diversificate di conduzione dei sistemi agricoli (racchiusi nell’espressione diversified farming systems) che hanno avuto un ruolo positivo per la riduzione dell’inquinamento e del degrado ambientale e soprattutto per la conservazione e il ripristino della biodiversità e della capacità dei sistemi agricoli di fornire beni e servizi, da quello turistico-ricreativo e storico-culturale a quello di regolazione del clima e del miglioramento della qualità dell’aria locale e di mitigazione dei cambiamenti climatici in atto.

In tale contesto l’agricoltura biologica viene indicata come uno dei principali strumenti per l’integrazione della biodiversità nel settore dell’agricoltura, supportata da una larga evidenza scientifica sui suoi benefici rispetto a quella convenzionale sulla biodiversità, a livello genetico, di specie e di paesaggio, oltre che su altre componenti ambientali. Dell’agricoltura biologica, nel rispetto dei suoi principi originari, viene poi riconosciuto il fatto di aver ha generato una serie di importanti benefici in termini di equità sociale ed economica, grazie alla capacità di produrre beni e servizi territoriali e nicchie di mercato che hanno aiutato le imprese a espandere il loro business e aumentare il reddito nel rispetto dei sistemi ecologici e dell’ambiente.  Un’intera sezione del Rapporto è dunque dedicata al biologico, con dati ripresi da ISTAT e SINAB/Mipaaf.

Le altre sezioni sono dedicate alla distribuzione per uso agricolo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari; la gestione dei suoli agrari e delle risorse idriche; le consistenze zootecniche; l’eco-efficienza in agricoltura; le emissioni di ammoniaca, gas serra, azoto-equivalente. Vengono trattati inoltre la moria d’api dovuta all’uso di fitosanitari, lo spreco alimentare e, per le foreste, la certificazione di gestione forestale sostenibile e i, contributo delle foreste italiane al ciclo globale del carbonio.

Un esaustivo comunicato sul Rapporto si può scaricare QUI

L'Annuario completo, che contiene la sezione sull'agricoltura, si può scaricare QUI.

Fonte: ISPRA