Data inizio
13 Ott 2023
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La doppia edizione 2021-2022 di BIOREPORT affronta una serie di tematiche nel tentativo di dare conto della complessità del settore e delle sue relazioni con il sistema agroalimentare, la società e l'ambiente. Il rapporto ormai ha raggiunto un assetto consolidato, componendosi di tre parti.

Nella prima si fa il punto della situazione strutturale ed economica del settore biologico, mentre la seconda parte, dedicata alle politiche e al sostegno, focalizza l'attenzione sul nuovo regolamento Ue entrato in vigore il 1° gennaio 2022, sul Piano d'azione per l'agricoltura biologica varato nel marzo 2022 e sulla nuova programmazione PAC 2023-2027.

L'analisi della nuova fase della PAC approfondisce le misure e gli interventi destinati all'agricoltura biologica nell'ambito del Piano Strategico nazionale, offrendo anche una comparazione degli elementi essenziali dei piani strategici di Austria, Germania, Francia, Spagna, Svezia.

La terza parte è dedicata agli approfondimenti e si presenta anche in questa edizione particolarmente ricca e diversificata, affrontando argomenti che vanno dall'approccio agro-ecologico alla disponibilità e all'impiego di alcuni input produttivi, come le sementi, le sostanze di base e i mangimi, alla produzione di fonti energetiche rinnovabili nelle aziende biologiche sino alla trasformazione degli alimenti. L'ampia analisi sull'agricoltura conservativa ha esplorato le implicazioni delle nuove frontiere delle tecniche di produzione rigenerative/conservative, la cui adozione darebbe un rinnovato vigore alle fondamenta agroecologiche del metodo biologico e al suo contributo al miglioramento della salute del suolo e dell'ambiente. Nel capitolo sulla trasformazione ci si interroga su alcune criticità legate alla lavorazione dei prodotti biologici, il cui mercato è in rapida crescita. Non mancano inoltre le tematiche ricorrenti. Il consueto focus sulla filiera è dedicato alla suinicoltura, mentre i casi regionali analizzano la situazione del settore biologico in Valle d'Aosta e Abruzzo. Il caso internazionale riguarda la Tunisia, particolarmente interessante perché presenta un settore biologico molto dinamico e fortemente orientato all'export, tanto da essere indicato come modello dai Paesi del continente africano e del mondo arabo.

Il BioReport si può scaricare QUI

Fonte: INEA