Data inizio
04 Gen 2021
Rassegna stampa

Secondo WWF Italia e FederBio, «Il 2020 si è chiuso con un bilancio sostanzialmente negativo per l’agricoltura biologica. Sono state molte le occasioni perse per la transizione ecologica della nostra agricoltura, dalla nuova Legge sul biologico, ferma al Senato da oltre due anni, alla mancata approvazione degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021 finalizzati ad investire nelle filiere del Made in Italy Bio e nella diffusione dei distretti biologici. Gli emendamenti proposti prevedevano inoltre l’attivazione di un fondo per incentivare il consumo di prodotti biologici per le famiglie con donne in gravidanza e bambini fino ai 3 anni, l’utilizzo della fiscalità nazionale per favorire la transizione verso l’agricoltura biologica in relazione alle esternalità positive per l’ambiente e la biodiversità».

Le due organizzazioni sottolineano di aver atteso invano anche il nuovo Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari »che avrebbe dovuto fissare regole più severe per tutelare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale causata dalla deriva dei trattamenti con pesticidi dai terreni confinanti. Il PAN Pesticidi è scaduto nel febbraio 2018 e da oltre un anno si attende il testo aggiornato in base alla consultazione pubblica conclusa a ottobre 2019».

Ma non tutto è andato storto: secondo una ricerca Nielsen Connect e Assobio, nel 2020 sono aumentate le vendite di prodotti biologici nella grande distribuzione (+19.6%) con picchi nei discount (+23.7%) e nei piccoli supermercati di quartiere (+26.2%) registrata in piena diffusione del contagio da Coronavirus.

WWF e FederBio entrano anche nel merito del documento programmatico del Governo sul piano per la “Next Generation EU”, con un’analisi dettagliata di quanto ancora è necessario fare per renderlo in sintonia con le richieste della Commissione europea.

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Fonte: Green Report