Data inizio
06 Feb 2024
Rassegna stampa

Mentre migliaia di agricoltori biologici si sono uniti alle proteste in tutta Europa, il movimento per l'alimentazione e l'agricoltura biologica chiede prezzi equi sia per i consumatori che per gli agricoltori che adottano pratiche più ecologiche, ma avverte che le legittime preoccupazioni per i prezzi sleali e la concorrenza non dovrebbero essere messe in contrapposizione con la salute e la protezione della natura.
"Gli agricoltori che si impegnano nella transizione agroecologica non sono adeguatamente remunerati né dal mercato né dalla PAC", spiega Jan Plagge, presidente di IFOAM Organics Europe. "Gli agricoltori biologici soffrono anche di prezzi bassi e di una concorrenza sleale da parte di standard meno ambiziosi, nonostante producano molti benefici per l'ambiente e la società. Molti agricoltori biologici rischiano di abbandonare la certificazione biologica senza un migliore sostegno da parte dei rivenditori e dei politici".
"Ma le legittime preoccupazioni per i prezzi sleali e la concorrenza non dovrebbero essere mal indirizzate contro la salute e la protezione della natura. Il Green Deal e la strategia Farm to Fork sono politiche critiche e non possono essere incolpate di essere la causa delle difficoltà degli agricoltori, dal momento che la maggior parte delle proposte di legge relative all'agricoltura sono state bloccate, respinte o annacquate, e finora non hanno avuto alcun impatto sugli agricoltori. La protezione della natura non è diretta contro gli agricoltori, piuttosto gli altri attori della filiera alimentare devono condividere le responsabilità ambientali invece di gravare sugli agricoltori. La transizione verso sistemi alimentari sostenibili non può poggiare solo sulle spalle degli agricoltori biologici e dei consumatori disposti a pagare di più per metodi di produzione alimentare che preservano il clima e la biodiversità".
I prezzi pagati agli agricoltori biologici sono diminuiti negli ultimi due anni in diversi Paesi e talvolta sono pari a quelli pagati agli agricoltori convenzionali, ma i rivenditori continuano a vendere i prodotti biologici con un sovrapprezzo, ottenendo margini di profitto più elevati mentre gli agricoltori biologici soffrono.
"Gli agricoltori hanno bisogno di prezzi equi che riflettano i loro costi di produzione, e questo è ancora più vero per gli agricoltori che si assumono il rischio di impegnarsi in pratiche agricole più sostenibili come l'agricoltura biologica."
Ulteriori informazioni sono disponibili su www.organicseurope.bio

Fonte: BioEcoActual