Data inizio
14 Mar 2024
Rassegna stampa

L’articolo prende in considerazione agricoltura conservativa, agricoltura rigenerativa e agricoltura biologica, non solo comparandole fra loro ma soffermandosi in particolare sulle differenze tra le prime due  per i benefici che apportano alla conservazione del suolo, alla sua fertilità ed allo stoccaggio del carbonio. Il problema dell’agricoltura rigenerativa (ma forse è la sua fortuna) è che non è ancora stata codificata. Va più veloce nella pratica che nella scienza. Corre, perché da anni l’Unione europea finanzia chi coltiva la terra rispettando il suolo, minimizzandovi le operazioni meccaniche – cioè sostituendo l’aratura con operazioni meno invasive, come la discissura, l’aratura superficiale, il vertical e lo strip tillage e la semina su sodo – e tenendolo coperto, con colture che oltre a nutrire il terreno, incamerando l’azoto atmosferico che poi viene sotterrato nel momento in cui queste cover crop vengono sovesciate, concorrono allo stoccaggio di carbonio organico. 

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Fonte: Avvenire