Data inizio
05 Mar 2024
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Il FiBL è alla guida di OrganicClimateNET, un progetto che cerca di contribuire alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici nel settore dell'agricoltura biologica. Il progetto è stato lanciato ufficialmente il 1° febbraio 2024 e si concluderà nel 2028. L'iniziativa mira a creare una rete pilota di 250 aziende agricole biologiche in 12 Paesi dell'Ue per testare, migliorare e implementare le conoscenze sulle pratiche agricole relative al clima e al carbonio.

OrganicClimateNET svilupperà strategie di coltivazione del carbonio personalizzate e contribuirà con dati e approfondimenti preziosi allo sviluppo di politiche climatiche efficaci. I partner del progetto comprendono associazioni di agricoltura biologica, università, istituti di ricerca, associazioni biologiche e consulenti agricoli di 14 Paesi.

L'obiettivo principale della rete pilota è stabilire un punto di partenza per la futura adozione di pratiche di carbon farming nel settore dell'agricoltura biologica e in altri settori agricoli in Europa. Al centro di questa iniziativa c'è l'enfasi sull'apprendimento tra professionisti e sullo scambio di conoscenze tra aziende agricole e tra Paesi diversi. Facilitate da consulenti qualificati, le 250 aziende agricole saranno messe in grado di eseguire valutazioni del carbonio, sviluppare strategie individuali di carbon farming ed esplorare come capitalizzare il loro lavoro. L'accento è posto sull'apprendimento transnazionale, in particolare dai Paesi con settori biologici ben consolidati e da quelli in cui l'agricoltura biologica è meno sviluppata. Gli insegnamenti e i dati raccolti nel corso del progetto serviranno da esempio per il settore biologico in generale e forniranno una migliore comprensione dei modelli di business dell'agricoltura biologica.

I capisaldi specifici del progetto creeranno implicazioni significative e di vasta portata in tutta Europa e al di là del progetto. L'iniziativa mira a valutare diversi modelli aziendali di carbon farming e i rispettivi schemi di monitoraggio, rendicontazione e verifica. I risultati e i dati confluiranno in un flusso di proposte tecniche che saranno diffuse attraverso briefing politici e workshop. Questo approccio globale, quindi, mira a fornire direttamente spunti preziosi per lo sviluppo di politiche climatiche efficaci, contribuendo efficacemente all'obiettivo dell'Ue di portare l'agricoltura biologica al 25% entro il 2030.

Con l'iniziativa OrganicClimateNET, l'Unione europea sta compiendo passi significativi per migliorare la capacità delle aziende agricole biologiche di mitigare le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici. L'Ue ha incaricato l'Istituto di ricerca per l'agricoltura biologica FiBL, insieme a un consorzio di 17 partner europei provenienti da 14 Paesi, di creare una rete pilota di 250 aziende agricole biologiche in 12 Paesi europei, impegnate nell'attuazione dell'agricoltura del carbonio. L'iniziativa rientra nel Piano d'azione dell'Ue per il biologico, si allinea agli obiettivi più ampi del Green Deal europeo ed è finanziata nell'ambito del bando Horizon dell'Ue per la Terra, gli oceani e l'acqua per l'azione a favore del clima. L'Ue riconosce così il ruolo del biologico nel raggiungimento degli obiettivi climatici, nonché i benefici aggiuntivi per la biodiversità, l'acqua, il suolo e l'aria che derivano da questo sistema agricolo.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 4,9 milioni di euro da Horizon Europe e dalla Segreteria di Stato svizzera per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SERI) per una durata di quattro anni (2024-2028). Il progetto testimonia la dedizione dell'Ue alla sostenibilità ambientale e sottolinea l'importanza dell'agricoltura biologica come attore chiave nella creazione di un'Europa resiliente e neutrale dal punto di vista climatico. L'iniziativa segna un passo significativo verso un futuro in cui l'agricoltura non solo nutre la popolazione ma anche il pianeta.

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Fonte: FIBL