“Il biologico in Europa 2016” di IFOAM UE

La domanda di alimenti biologici in Europa ha visto un altro anno record di crescita nel 2014, ma la produzione non si muove alla stessa velocità, e uno sforzo maggiore a livello politico è necessario, secondo la nuova pubblicazione dell’ IFOAM EU " Organic in Europe: Prospects and Developments 2016", lanciata in occasione del 10° Congresso Europeo del Biologico, svoltosi in Olanda.

Svizzera: il bio cresce nonostante le difficoltà economiche

Aumento di produttori, di superfici e di consumatori: questo il quadro 2015 dell’agricoltura biologica in Svizzera, secondo l’annuale rapporto di BioSuisse, nonostante il 2015 sia stato un anno commercialmente depresso a causa del franco forte e del calo del turismo di affari. Il numero di produttori ha raggiunto i 6.031 (52 in più rispetto al 2014), mentre la superficie coltivata è cresciuta, sempre rispetto al 2014,  di 4.000 ha, raggiungendo 137,000 ha, cioè  il 12,8% della SAU svizzera.

ISTAT, “Scenari e tendenze dell’agricoltura italiana tra tradizione e innovazione”: le presentazioni.

Il 17 dicembre 2015 si è svolto presso l’Istituto Nazionale di Statistica il seminario dal titolo “Scenari e tendenze dell’agricoltura italiana tra tradizione ed innovazione”, che, partendo dai dati derivati dall’indagine SPA 2013 (Struttura delle aziende agricole),  ha voluto analizzare le caratteristiche evolutive delle aziende agricole italiane per proporre un'analisi di fenomeni quali il contrasto tra urbanizzazione e ruralità, le modifiche nei sistemi di gestione aziendale e nell’uso del suolo a fini agricoli, l’evoluzione de paesaggio rurale e il rapido sviluppo dei prodotti agricoli

"Enjoy, it's from Europe": oltre 110 milioni di euro per promuovere l'agricoltura Ue nel 2016.

Attraverso un comunicato stampa la Commissione europea ha reso noto che nel 2016 i produttori europei beneficeranno di misure per 111 milioni di euro da investire nella  promozione per migliorare la competitività dell’agricoltura dell’Ue, sia sul mercato interno sia nei Paesi terzi e stimolare i consumi in Europa e nel mondo. Per conseguire questo obiettivo la Commissione stanzierà maggiori risorse, aumenterà il tasso di cofinanziamento e ridurrà la burocrazia per l’approvazione dei progetti.