Data inizio
25 Giu 2024
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Il fatturato del mercato biologico francese è rimasto stabile lo scorso anno, a 12 miliardi di euro, ma i volumi sono diminuiti del 7%. La Francia ha sempre meno potenziale di crescita dal lato produttivo e le superfici si riducono. La quota dei prodotti biologici nei pasti dei francesi è scesa sotto il 6%, mentre è doppia negli altri paesi europei. Soli segnali positivi, i negozi specializzati hanno registrato vendite in aumento del 2,2% nel 2023. All'inizio dell'anno Biocoop ha visto un ritorno dei “clienti occasionali, mentre gli attivisti sono rimasti fedeli”. Un successo anche per le vendite dirette in azienda, con un aumento dell'8,7%, e i francesi che si riforniscono direttamente dai produttori. Ma queste due reti rappresentano solo il 42% del mercato. A buona distanza dalla grande distribuzione, che rappresenta ancora la metà dei punti vendita, ma che registra anch’essa vendite in calo anche nel 2023 (-3,8%).

Come indica Laure Verdeau, direttrice dell’Agence Bio,  “la sfida è diversificare gli sbocchi, che dipendono per il 91% dal consumo domestico, e ridurre la dipendenza dalla grande distribuzione”. Questa mancanza di crescita ha un grave effetto sulla produzione. La FNSEA - Fédération nationale des syndicats d'exploitants agricoles ha chiesto di rallentare gli impianti per riequilibrare domanda e offerta. Oggi quasi il 30% del latte biologico viene declassato. Il numero delle conversioni è così diminuito del 30% (dopo il 40% nel 2022). “Le riserve di crescita per il futuro si stanno restringendo”, avverte Laure Verdeau.” Il tasso di superficie in conversione è pari all’11%, il livello più basso dal 2013”. Di conseguenza, la Francia ha perso terreno biologico, con un calo di 54.000 ettari di produzione biologica (-2%) anche se per il momento, nonostante un'ondata di deconversioni (5% delle uscite), il saldo con gli arrivi resta positivo, con 61.000 aziende biologiche.    

Fonte: ICE/FT-Les Echos

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