Data inizio
30 Ott 2019
News

I rappresentanti di circa 60 realtà operanti sul territorio in ambiti diversi, tutte riunite nella rete “L’isola che c’è”, assieme ad una schiera trasversale di deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana,  hanno presentato all’Assemblea il testo di un Disegno di Legge volto a sostenere lo sviluppo dell’agricoltura biologica sull’isola.

Si tratta, secondo i proponenti,  di una proficua sperimentazione di rapporto complementare tra democrazia partecipativa e  democrazia rappresentativa. La Regione Siciliana si potrebbe dotare, con la legge, di uno strumento che guarda alla produzione alimentare basata sull’interazione tra le migliori prassi in materia di tutela ambientale e azione per il clima, favorendo la conservazione della biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, e garantendo l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e di norme inerenti la qualità dei prodotti a tutela della salute dei cittadini consumatori.

Il DdL mira inoltre a promuovere il corto raggio, i mercatini locali, i negozi di vicinato e le filiere corte, per favorire le produzioni e i consumi locali salvaguardando gli elementi del paesaggio naturale. 

Tra le novità contenute nella proposta di legge, all’art. 5, l’adozione del  Piano d’azione regionale per l’agricoltura biologica e per l’acquacoltura biologica, che ha come obiettivi, fra gli altri, quello di  favorire la conversione al metodo biologico delle imprese agricole e agroalimentari con particolare riguardo alle piccole e medie aziende agricole e dell’acquacoltura, anche attraverso l’individuazione e l’utilizzo degli strumenti di attivazione delle politiche di sviluppo rurale; Sostenere la costituzione di forme associative per rafforzare l’organizzazione della filiera dei prodotti biologici, ponendo particolare attenzione al ruolo delle piccole e medie aziende agricole all’interno della filiera;  incentivare il consumo dei prodotti biologici.

All’art. 7 viene prevista la costituzione dei bio-distretti agroalimentari con la finalità di promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali e locali nei processi produttivi agricoli, tutelare gli ecosistemi e sostenere le attività collegate all’agricoltura biologica quali la somministrazione di cibi biologici nella ristorazione pubblica e collettiva, la vendita diretta di prodotti biologici, l’attività agrituristica, il turismo rurale, le azioni finalizzate alla tutela, alla valorizzazione e alla conservazione della biodiversità agricola e naturale e l’agricoltura sociale.

Fonte: Il Gazzettino di Sicilia