Data inizio
29 Mag 2024
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Il Servicio Agrícola y Ganadero, SAG (Servizio per l'Agricoltura e l'Allevamento) del Ministero dell'agricoltura cileno comunica che l'Accordo di Equivalenza e Reciprocità nel Commercio Biologico tra il Cile e l'Unione Europea rimarrà in vigore; la decisione è stata ratificata in sede di Comitato Congiunto con l'Unione europea, rappresentato dalla Direzione Generale dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (DGAGRI).

In considerazione del nuovo Regolamento (UE) 2018/848, il Dipartimento di Agricoltura Biologica del SAG sta effettuando una valutazione comparativa tra la normativa europea e quella cilena. Lo scopo di questa valutazione è quello di individuare eventuali discrepanze e determinare come proporre modifiche per mantenere l'integrità del sistema di certificazione e garantire la fiducia nel mercato nazionale, aspetti che fino ad oggi sono stati rigorosamente mantenuti.

È importante notare che nel 2017 il Cile ha firmato un accordo di equivalenza degli standard per la certificazione dei prodotti biologici con l'Unione Europea, diventando così l'unico Paese dell'America Latina a disporre di questo strumento. Questo accordo consente al Cile di avere pari accesso a uno dei mercati più importanti per i prodotti biologici a livello mondiale.

Con questo accordo, entrambe le parti riconoscono reciprocamente l'equivalenza delle attuali normative sulla certificazione biologica in Cile e nei 27 Stati membri dell'Unione Europea. Pertanto, i prodotti biologici riconosciuti da questo accordo e prodotti in Cile entrano nel mercato dell'Ue senza bisogno di ulteriori controlli, eliminando la duplicazione del processo di certificazione attualmente esistente.

Attualmente il Cile esporta nell'Ue una serie di prodotti biologici, tra cui vini, frutta fresca come mele, mirtilli, lamponi e miele. Sebbene le esportazioni di prodotti biologici abbiano risentito dell'impatto della pandemia, ci sono stati segnali di una graduale ripresa del mercato.

Fonte: Ministerio de Agricultura de Chile