Data inizio
10 Feb 2023
Rassegna stampa

Largo Consumo ha moderato a Bologna un incontro promosso da Assobio con Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo), in cui sono stati messi attorno a un tavolo manager di primarie aziende di produzione, distribuzione e trasformazione per confrontarsi sul tema “Il presente e il futuro del biologico”. L’Italia sembra inchiodata al 3,2% dei consumi, mentre in Europa il valore è al doppio, con fenomeni di export sempre crescenti verso mercati evidentemente più maturi, recettivi e remunerativi di quello interno. Il gap di prezzo rispetto al convenzionale, accompagnato da una poca conoscenza dei suoi fattori valoriali, restano ostacoli concreti, in una filiera che non riesce a fare squadra e a raccontarsi davvero. L’industria porta proposte nuove ma trova poco spazio a scaffale, mentre il brand ha nella private label un concorrente temibile. Sullo scaffale o nelle isole dedicate il prodotto bio vuole giocarsela ad armi pari con la proposta convenzionale, lasciando a chi acquista la scelta. La distribuzione è sensibile ai temi che il bio incarna, ma deve far tornare i conti tra vendite, margini e assortimenti senza scontentare nessun fornitore. Il bio insomma, food e non food, si trova a sgomitare per un riposizionamento identitario forte, cercando di presidiare sia il canale specializzato sia la Gdo, discount compreso. Come ha ricordato Antonella Giuliano, Responsabile ufficio prodotti biologici e indicazioni geografiche di Ismea, «in 30 anni lo sviluppo del settore biologico ha cambiato il suo status da nicchia a modello di riferimento per la transizione verde dell’agricoltura europea. Superfici certificate e consumi, però, rallentano da qualche tempo la loro crescita: è necessario un rapido riposizionamento e una nuova comunicazione per dirimere la confusione informativa e terminologica che frena la domanda».

Questi i temi trattati:

  • Il bio sta perdendo riconoscibilità?
  • La comunicazione sul bio arriva al consumatore?
  • Cosa performa di più tra fresco e grocery bio?
  • Meglio il mix a scaffale o l’area dedicata?
  • I margini di ricarico della distribuzione sul bio sono giustificati?
  • Come raccontare la rigorosa filiera del bio: la Settimana del Bio
  • Come conquistare un nuovo pubblico di consumatori?
  • Quali sono i paradigmi per un manifesto operativo del biologico?

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Fonte: Altro Consumo/AssoBio