Il bio in cerca di una nuova identità, di Paola Piovesana e Armando Garosci

Largo Consumo ha moderato a Bologna un incontro promosso da Assobio con Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo), in cui sono stati messi attorno a un tavolo manager di primarie aziende di produzione, distribuzione e trasformazione per confrontarsi sul tema “Il presente e il futuro del biologico”. L’Italia sembra inchiodata al 3,2% dei consumi, mentre in Europa il valore è al doppio, con fenomeni di export sempre crescenti verso mercati evidentemente più maturi, recettivi e remunerativi di quello interno.

A Montpellier l’edizione 2022 di Millésime Bio

L’esposizione più importante a livello internazionale del vino biologico si svolge in Francia, al Parc des Expositions di Montpellier, dal 28 febbraio al 2 marzo.

In occasione del salone è stato pubblicato un interessante studio, in francese , sullla “Evoluzione del consumo del vino bio in Europa”, che è possibile scaricare QUI.

Le informazioni sul salone si trovano a questo LINK

Fonte: Millésime Bio

B/Open: due eventi internazionali su mercato bio europeo e “Farm to fork”

Nell’ambito di B/Open si svolgeranno martedì 24 novembre due eventi sequenziali organizzati da BIOLS.EU: una conferenza stampa che presenterà i “Dati del mercato biologico europeo - L'andamento pre e post Covid”, dalle 14 alle 14.30, ed un seminario sulla “Strategia Farm to fork: come equilibrare domanda e offerta nell’obiettivo del 25% di superficie biologica per il 2030 - Analisi dei Piani d'Azione nazionali per lo sviluppo della produzione biologica” dalle 14.30 alle 15.30.

“Ismea, il bio non conosce crisi: crescono a due cifre gli acquisti nei primi 9 mesi del 2010”.

Il biologico incontra sempre più il favore dei consumatori italiani. Lo rileva l’Ismea nella nota mensile di mercato dedicata ai prodotti bio, da cui emerge una crescita dell’11% della spesa domestica nei primi nove mesi del 2010. Ciò contrasta con l’andamento stagnante dei consumi di alimenti e bevande convenzionali. Andando nel dettaglio, per l’ortofrutta fresca e trasformata la crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è stata del 4%; i derivati dei cereali segnano un incremento del 15-20%.