Data inizio
20 Mag 2024
News

Ad un anno dell’avvio delle attività di GOOD, progetto finanziato dal programma Horizon dell’Ue, per lo sviluppo di pratiche agro-ecologiche di gestione delle infestanti (Agroecological Weed Management, AWM), AIAB ripropone una breve sintesi del progetto e il riepilogo delle attività più rilevanti.
Il progetto, della durata di 4 anni, vede impegnati 20 partner di 11 stati europei e 6 regioni pedo-climatiche.
GOOD aspira a creare, implementare e valutare pratiche AWM che possano essere adottate dalle aziende agricole, al fine di ridurre l’uso di erbicidi sintetici, migliorare la sostenibilità, la produttività e la resilienza del suolo e dei sistemi colturali.

Sono stati avviati 16 Living Labs (LL) nei quali, con un approccio multi-attoriale, vengono integrate ricerca, innovazione, divulgazione e gestione ordinaria delle aziende agricole, sia bio sia convenzionali.
AIAB è partner di progetto per il coordinamento scientifico e organizzativo dei campi sperimentali di 2 Living Labs, vite e bergamotto, colture di elevata tipicità e rilevanza economica per il territorio, presso 4 aziende calabre nell’area del Biodistretto Grecanico assieme all’Università degli Studi di Catania (UNICT).
Tra le pratiche agroecologiche, l’uso delle cover crop (colture di copertura), previa opportuna scelta della specie e del metodo di gestione colturale, potrebbe contribuire al controllo sostenibile delle piante infestanti implementando la relativa resilienza degli agroecosistemi. In questo quadro, sono stati realizzati quattro Living Lab presso quattro aziende private e locali. Nei LL gestiti in regime ‘biologico’, a settembre del 2023 è stata effettuata la semina di diverse cover crop (Vicia faba L. minor, Trifolium alexandrinum L., Vicia villosa Roth. in miscuglio con  Avena sativa L.), al fine di metterne a confronto l’efficacia erbicida rispetto ad un controllo meccanico e a un testimone (non scerbato). Nei LL gestiti in convenzionale, il piano sperimentale ha previsto anche due trattamenti con erbicidi di sintesi (l’uno utilizzando la dose raccomandata, l’altro a dose dimezzata). AIAB e UNICT hanno, quindi, monitorato, a cadenza mensile, l’andamento della sperimentazione di campo, al fine di ottenere risultati utili non solo per le aziende direttamente coinvolte ma per tutti gli agricoltori che saranno coinvolti negli eventi di divulgazione previsti dal progetto GOOD. Ad oggi, i risultati preliminari ottenuti mettono in evidenza l’importanza di un tempestivo insediamento delle colture di copertura per un efficace controllo delle principali infestanti presenti nell’areale di coltivazione (Oxalis acetosella L., Fumaria officinalis L. e Mercurialis annua L. in bergamotteto; Cynodon dactylon L., Senecio vulgaris L. e Brassica fruticulosa in vigneto). A tal riguardo, i migliori risultati sono stati conseguiti utilizzando Trifolium alexandrinum nel bergamotteto convenzionale e Vicia faba minor nel bergamotteto biologico. L’uso di Vicia faba minor come cover crop ha determinato un buon controllo delle principali infestati in vigneto a prescindere dal tipo di gestione colturale. Nel lungo periodo si prevedono altri benefici delle cover crop, quali il miglioramento della fertilità del suolo, una maggiore disponibilità dei nutrienti e un incremento della produttività delle colture da reddito. Il progetto GOOD prevede anche una valutazione del ciclo di vita (LCA), utile a stimare l’impatto ambientale ed economico delle pratiche proposte.

Fonte: AIAB