Data inizio
16 Apr 2024
Rassegna stampa

ICQRF è la sigla che individua l’Ispettorato Centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari ed è uno dei maggiori organismi pubblici europei di controllo del settore agroalimentare; opera alle dipendenze del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e, nel solo anno 2023, ha eseguito oltre 54.658 controlli, di cui 40.168 ispettivi e 11.490 analitici. Gli operatori ispezionati sono stati oltre 28.000.

Inoltre, con il d.lgs. 198/2021 è stata data attuazione alla direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019, in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese della filiera agricola e alimentare e ICQRF è stata nominata autorità di controllo per il contrasto a tali pratiche sleali.

ICQRF svolge in Italia la vigilanza sugli organismi di controllo, pubblici e privati, delle produzioni agroalimentari di qualità regolamentata (produzioni da agricoltura biologica, prodotti agricoli e alimentari Dop, Igp e Stg, vini a denominazione di origine e a indicazione geografica).

Nel 2023 l’ICQRF ha svolto una consistente attività di audit su 56 enti certificatori autorizzati (34 private e 22 pubbliche); 43 erano gli enti certificatori delle produzioni a Denominazione di Origine Protetta e a Indicazione Geografica Protetta; 16 erano enti certificatori dei vini DOP/IGP, bevande spiritose e aromatizzati), 19 erano enti certificatori del settore biologico.

Occorre tenere presente che ci sono enti, come CCPB, che sono autorizzati ad operare su tutti gli schemi regolamentati.

Sui prodotti da agricoltura biologica, nel 2023 l’ICQRF ha effettuato 7.588 controlli (5.685 ispettivi e 1.903 analitici) nell’ambito del sistema dell’agricoltura biologica, sottoponendo a verifica 3.649 operatori e 5.467 prodotti. I prodotti riscontrati irregolari, cioè quelli che contenevano prodotti fitosanitari non ammessi, sono stati pari al 4,8%, a cui si aggiunge il 9,9% di prodotti irregolari per gli aspetti documentali e di etichetta.

Dalla interessante lettura del Report disponibile qui emerge che i prodotti biologici sono tra le categorie di prodotti più sicure. Se confrontiamo i dati con le altre categorie, si può notare come la percentuale di prodotto irregolare, al controllo documentale o a quello analitico che sia, è senza dubbio inferiore. Osservando la tabella seguente ed ordinandola per la colonna degli operatori irregolari emerge un risultato che lo conferma.

Il controllo pubblico/privato sul biologico funziona e dà quelle garanzie che il consumatore si attende da un prodotto “premium”. Lo fa da anni. Non dimentichiamolo mai. Quando i denigratori di professione o i soliti diffusori di fake news agitano lo spettro del presunto conflitto di interesse tra controllori e controllati, ricordiamo loro questi dati che certificano che il prodotto biologico italiano è una punta di eccellenza che va difesa e non mortificata.

Fonte: CCPB