Data inizio
31 Gen 2018
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Si è chiuso il 30 gennaio presso la sede dell’Ambasciata italiana in Kosovo il progetto KosAgri, finanziato dalla Cooperazione Italiana ed attuato dal CIHEAM Bari. Un progetto volto a sostenere il locale Ministero dell’Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale (MAFRD) nel suo processo verso l’integrazione europea, adeguando strutture, strumenti legislativi e dipartimenti agli standard richiesti, nonché formando ed addestrando i tecnici. Una parte del progetto è stata dedicata anche allo sviluppo del settore del biologico, in particolare a delineare un quadro normativo in sintonia con i Regolamenti esistenti nell’Unione Europea. Presenti all'evento di chiusura, tra gli altri, l’ambasciatore italiano Piero Cristoforo SARDI, il Ministro dell’agricoltura kosovaro Nenad Rikalo, Nino Merola, direttore a Tirana dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e Maurizio Raeli, direttore del CIHEAM Bari.

Il progetto Kosagri ha raggiunto i risultati previsti (il giorno prima è stato tra l’altro inaugurato il nuovo laboratorio di diagnosi fitosanitaria e di analisi di acqua e suolo, sempre donato dall’Italia) ed ha suscitato ampio apprezzamento da parte delle autorità locali e della comunità kosovara. I risultati sono stati raggiunti in partcolare grazie alla partecipazione di numerosi attori del “Sistema Italia della cooperazione allo sviluppo” quali MiPAAF, servizi fito-sanitari della Regione Veneto e della Regione Emilia Romagna, Università di Bari, Università di Cagliari, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Assosementi, CIVI-Italia e numerose aziende private che hanno dato un prezioso contributo tecnico e che hanno contribuito a massimizzare impatto ed efficacia dell’ iniziativa.

Il progetto KosAgri ha aggiornato e armonizzato agli standard europei le misure legislative e i relativi piani di azione per il settore della protezione delle piante e i controlli fitosanitari, per le produzioni vivaistiche e per l’agricoltura biologica; potenziato i laboratori ministeriali per la diagnosi fitopatologica, le analisi chimico fisico del suolo e le analisi enologiche; rafforzato il Servizio Fitosanitario nazionale ed i centri ai punti di ingresso nel Paese; avviato la valorizzazione degli ecotipi locali di fruttiferi e di vite attraverso un lavoro di selezione clonale e sanitaria; sostenuto lo sviluppo dell’attività vivaistica a livello nazionale attraverso azioni di assistenza, sensibilizzazione e formazione; potenziato il servizio di divulgazione del Ministero dell’Agricoltura kosovaro.

Nel dettaglio, i dati di chiusura del progetto KosAgri per il rafforzamento del Servizio Fitosanitario Nazionale riportano la creazione di 5 punti di ispezione di frontiera equipaggiati per la diagnosi fitosanitaria, 2 proposte di legge nazionale armonizzate con la normativa europea in materia fitosanitaria, e 4 relative al biologico, 5 protocolli tecnici per controllo malattie da quarantena delle patate, 36 ispettori fitosanitari formati.

Per la valorizzazione delle produzioni, invece, sono state 56 le varietà locali testate patologicamente, 34 le varietà certificate, 6 i tecnici per la caratterizzazione formati, 55 le schede descrittive di varietà locali, 2 gli ettari di coltivazione delle varietà locali ed internazionali identificate, 500 i metri quadrati di screen-house realizzati per la conservazione delle varietà selezionate.

 

Fonte: CIHEAM Bari

 

Luogo
Kosovo