La certificazione biologica vieta l'uso di antibiotici nella produzione di carne, e la scienza dimostra che la riduzione dell'uso di antibiotici nella produzione si traduce in una minore presenza di batteri resistenti agli antibiotici sulla carne lavorata. D'accordo con la scienza del passato, un nuovo, ampio studio pubblicato in Environmental Health Perspectives mostra che la carne biologica ha un'incidenza significativamente inferiore di batteri resistenti agli antibiotici rispetto alla carne convenzionale. Questo studio ha esaminato, tra gli anni 2012-2017, quasi 40.000 campioni di pollo, manzo, tacchino e maiale prelevati da negozi di alimentari e controllati per "organismi multi-farmaco-resistenti" - batteri comuni che hanno sviluppato resistenza a più tipi di antibiotici. I ricercatori hanno scoperto che i campioni di carne al dettaglio prodotti e trasformati biologicamente avevano una prevalenza significativamente inferiore di batteri resistenti agli antibiotici rispetto alla carne convenzionale. Hanno inoltre rilevato che la carne convenzionale elaborata in strutture che gestiscono sia carne bio sia carne convenzionale (strutture separate) hanno una minore prevalenza di qualsiasi contaminazione di carne trasformata solo in strutture convenzionali. Questo suggerisce che i protocolli di pulizia che le strutture separate devono utilizzare per lavorare la carne biologica certificata possono aver fornito ulteriori benefici di sicurezza per tutta la carne. Non c'erano abbastanza aziende di lavorazione biologica (solo cinque) per confrontare la contaminazione con le strutture separate, e questa scarsità di impianti di lavorazione della carne biologica evidenzia una carenza continua nella catena di approvvigionamento biologico. Questo studio non è il primo a dimostrare che la produzione biologica riduce la presenza di resistenza agli antibiotici, ma è il più grande e più completo fino ad oggi.
Lo studio può essere scaricato QUI
Fonte: The Organic Center