Coordinatore
Ente finanziatore
Mipaaf - PQAI I - Uff. Agr. Biol.
Data inizio
01/02/2016
Data fine
01/02/2018

Obiettivi generali:

a) Obiettivo normativo - Il progetto mira a fornire all’ufficio PQAI 1 - Agricoltura Biologica e Sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali - del Mipaaf, un documento ufficiale (position paper) che chiarisca definitivamente le cause della rilevazione di acido fosforoso in taluni prodotti “bio” per i successivi sviluppi normativi (RCOP), chiarendo se vi sia la necessità di modificare le prescrizioni per gli Organismi di Certificazione (RT16), che allo stato attuale attribuiscono un “falso positivo” ai prodotti biologici con fosfiti residuali.

b) Obiettivo scientifico – Il progetto dovrà aiutare a comprendere la motivazione per la quale si rilevi il fosfito (o l’acido fosforoso) in taluni merci biologiche.  Ciò verrà realizzato attraverso prove di laboratorio e di campo (su arboree ed ortive), mirate a confrontare sistemi ortofrutticoli biologici virtuosi con sistemi trattati fraudolentemente con fosfiti/fosetil-Al.

c) Obiettivo divulgazione -Il progetto dovrà servire a promuovere una corretta informazione per i consumatori, attraverso strumenti di comunicazione alternativi (leaflet, articoli divulgativi, partecipazione a fiere bio, siti web altro).

Breve descrizione del progetto:

L’obiettivo principale del presente progetto è quello di comprendere se i fosfiti residuali talvolta rilevati in taluni merci ortofrutticole biologiche possano derivare dalla presenza di fosfiti in alcuni concimi organici derivanti da materie prime di origine animale utilizzabili in agricoltura biologica o se dipendano da un uso illecito di prodotti per la difesa a base di fosfiti / fosetil-alluminio oppure da forme ridotte di fosforo presenti in natura.

Risultati attesi (descrizione, divulgabilità, applicazioni):

1)Giornata conclusiva “BIOFOSF” a fine secondo anno, dedicata a ricercatori, agricoltori, associazioni di categoria, produttori di fertilizzanti. 

2) Linee guida, con  suggerimenti agli agricoltori su un corretto uso dei prodotti ammessi in biologico per la fitoprotezione, consigli per evitare eventuali comportamenti fraudolenti.           3) Stesura Dossier “Fosfiti” a supporto della “Position paper” italiana sul tema dei fosfiti in biologico, da presentare in sede RCOP.

4) L’attività di ricerca porterà alla partecipazione a convegni, congressi, fiere, meeting nazionali ed internazionali inerenti l’agricoltura biologica, nonché la redazione di una pubblicazione divulgativa nazionale e almeno 1 pubblicazione internazionale su rivista ISI.

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati:

1) Messa a punto di un metodo di analisi ad hoc, convalidato, per la determinazione di fosfiti nei tessuti vegetali (verifica dell’esistente) e nei fertilizzanti (eventuale proposta di revisione della RT 16) –  Fruitore:  PQAI 1,  Ispettorato Repressione Frodi

2) Indicazioni agli stakeholders sulle modalità di prelievo dei campioni vegetali, giornate tematiche, partecipazione a fiere del biologico, ecc. - Fruitori: portatori di interesse,  consumatori.

3) Presentazione di un dossier “fosfiti” a supporto della position paper” italiana, da presentare in sede RCOF quale conseguente sviluppo normativo.  – Fruitori - Ufficio PQAI 1.

Altre note:

Il progetto prevede un approccio partecipativo, che comprende l’inserimento di una unità operativa “Stakeholders” (Federbio, Firab, AIAB, ecc.).