Pratiche di viticoltura rigenerativa, di Vittoriana Lasorella

Su AgroNotizie si parla di una nuova viticoltura resiliente, anche a seguito di un corso, "Viticoltura rigenerativa di montagna", organizzato da Eit Food, organizzazione europea incentrata sull'innovazione e la sostenibilità, che si è tenuto in Val di Cembra, nel Trentino, e che ha visto la partecipazione di tecnici e molti agricoltori biologici e convenzionali, non solo provenienti dal Trentino-Alto Adige, ma da diverse regioni d’Italia.

Progetto B-Wine: il biochar per aumentare la sostenibilità della viticoltura nel comparto biologico – convegno finale il 31 gennaio

Il 31 gennaio 2025 , a partire dalle 09:00, si svolgerà il convegno finale del “Progetto B-Wine: il biochar per aumentare la sostenibilità della viticoltura nel comparto biologico” presso l'azienda pilota Fèlsina Spa a Castelnuovo Berardenga (Siena).

Preparati biodinamici 500 e 501 alla prova del campo, di Donatello Sandroni

AgroNotizie pubblica un interessante articolo dedicato all’agricoltura biodinamica. Le considerazioni dell’autore, al termine piuttosto critiche, partono dagli standard dell’ente di certificazione Demeter, l’unico che garantisce gli standard produttivi biodinamici, approfondendo quanto è autorizzato - oltre a quello che è previsto per l’agricoltura biologica – dai suoi disciplinari, che includono anche il ricorso obbligatorio ai preparati 500 e 501, cioè il cornoletame ed il cornosilice.

Vino bio: una scelta sostenibile o un compromesso rischioso?, di Redazione

L’articolo riprende  un’intervista rilasciata al Corriere del Trentino  da Hans Terzer, storico winemaker altoatesino, che afferma incisivamente: “Quando inizi a perdere ogni anno il 50-60% della produzione perché hai scelto di essere biologico, una domanda te la fai.” sollevando una questione fondamentale per il settore vinicolo, specialmente in un contesto come quello altoatesino.