Data inizio
17 Feb 2020
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Uno studio rivoluzionario effettuato da ricercatori della Iowa State University (USA) ha affrontato il mito secondo cui le produzioni animali e quelle vegetali devono essere mantenute separate per prevenire i patogeni alimentari, con risultati che hanno dimostrato che le attività integrate di allevamento e di produzioni vegetali biologici sono sicure (o persino più sicure) delle pratiche convenzionali   in cui le produzioni vegetali e l’allevamento di bestiame non sono integrati.

I ricercatori hanno monitorato tre aziende biologiche sperimentali con sistemi integrati di allevamento, in cui le colture venivano ruotate con la presenza di bestiame. Osservando i patogeni nella carne prodotta nelle aziende non hanno trovato tracce di ceppi comuni di E. coli O157: H7, un ceppo batterico che può causare gravi malattie nell'uomo; o la presenza di salmonella. Hanno anche testato campioni di pelle bovina, mangimi e campioni fecali per la ricerca diagenti patogeni e hanno trovato livelli simili a quelli delle pratiche convenzionali.

Questo studio è interessante perché le pratiche integrate colturali / zootecniche presentano numerosi vantaggi ambientali, come una migliore qualità del suolo, un aumento della resa, una riduzione della dipendenza dagli input esterni, il sostegno agli impollinatori, un aiuto nella gestione delle infestanti e una migliore efficienza nell'uso del suolo. Sfortunatamente, questi sistemi integrati sono stati contrastati dai miti sulla sicurezza. Questa ricerca mette a tacere tali paure dimostrando la sicurezza dei sistemi biologici integrati di allevamento.

Lo studio si può scaricare QUI

Fonte: The Organic Center