Data inizio
16 Ott 2014
Rassegna stampa

Più informatizzata, più giovane, con maggiore capacità di offrire lavoro. E' l'identikit dell'azienda biologica secondo il rapporto curato da Mipaaf, Inea, Ismea e Sinab presentato oggi in occasione della Biodomenica organizzata dall'Aiab. Dal confronto con un'azienda di tipo tradizionale emerge il profilo di un'attività di dimensione spesso familiare, con un'età media bassa (il 22% ha tra i 20 e i 39 anni a fronte del 9,6% del totale delle aziende) e un alto livello di scolarizzazione (49% di laureati e diplomati, contro una media del 24%).

Con il biologico si guadagna di più e si crea più lavoro, inoltre nel bio si spende il 14% in più per il lavoro e per l'innovazione tecnologica. Ed è soprattutto questo il punto di maggiore rilevanza: il 15,6 % delle aziende biologiche italiane è informatizzato contro il 3,8%, delle convenzionali; il 10,7% ha un sito web contro l'1,8%; il 5,2% usa l'e-commerce contro lo 0,7%.

Infine le imprese bio si caratterizzano per la  diversificazione delle attività produttive (agriturismo, attività ricreative e sociali, fattorie didattiche) che riguarda il 17% delle aziende (oltre il triplo rispetto alla media nazionale) e la vendita diretta (89% rispetto al 64% delle altre).

“La Repubblica”,  12 ottobre 2014, http://www.repubblica.it/

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