Data inizio
09 Giu 2020
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Con il completamento del primo Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica, e dopo aver approvato una nuova normativa nazionale per il settore, molto vicina al modello europeo, il governo marocchino sta attualmente lavorando allo sviluppo del suo prossimo piano d'azione nazionale che coprirà il periodo  2021-2030. Il Piano 2011-2020, sviluppato dal governo con il supporto di FIMABIO (Fédération Interprofessionnelle Marocaine de la Filière Biologique)  prevedeva da un lato attività di supporto per rafforzare le capacità degli operatori biologici e, dall'altro, un rafforzamento dei programmi nazionali di ricerca e sviluppo biologici. Nel periodo, l'agricoltura biologica marocchina ha registrato una crescita senz’altro sostenuta, anche se tuttavia inferiore alle previsioni. Il settore biologico in Marocco è dunque ancora relativamente poco sviluppato rispetto ai suoi concorrenti regionali, in primo luogo la vicina Tunisia. Per tale ragione il governo ha deciso di compiere sforzi per aumentare l'efficacia e l'impatto del prossimo Piano, e per far ciò è stato creato DIAF, Dialogo tecnico marocchino-tedesco agricolo e forestale, cioè un progetto di consulenza tecnica internazionale attuato dalla società di consulenza AFC (Agriculture and Finance Consultants) insieme a IFOAM - Organics International  e FIBL. IFOAM, in particolare, sta lavorando per accrescere la capacità del governo marocchino di promuovere e controllare il settore del  biologico nazionale attraverso adeguati quadri normativi, istituzionali e di mercato. A tale scopo è stata attivata un’intensa attività formativa atta a sviluppare idee per la costruzione di nuove strategie, durante la quale i partecipanti hanno discusso delle strozzature alla crescita del settore nazionale e delle augurabili aree strategiche di lavoro, condividendo conoscenze, informazioni e opinioni.

Il progetto DIAF continuerà almeno fino alla fine del 2022.

Fonte: IFOAM Organics Int./SINAB