Data inizio
16 Gen 2024
Rassegna stampa

Il biodistretto rappresenta una organizzazione territoriale in cui cittadini, istituzioni, agricoltori e altri attori della filiera agricola collaborano tra loro per la gestione sostenibile del territorio, secondo i principi dell'agricoltura biologica.

I biodistretti attualmente sono regolamentati secondo il DECRETO 28 dicembre 2022 n. 663273 (GU Serie Generale n.47 del 24-02-2023 scaricabile dal sito ) documento con il quale il ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste (MASAF) ha definito i requisiti e le condizioni per la costituzione e il riconoscimento dei distretti biologici.

Il primo biodistretto d’Italia è nato nel 2004 nel Cilento e ad oggi il nostro paese vanta oltre 40 biodistretti, attivi o in fase di accreditamento, su tutto il territorio nazionale (https://biodistretto.net/) i cui obiettivi trasversali possono essere sintetizzati nei seguenti punti:  

  • Promuovere l’agroecologia e l’uso sostenibile delle risorse naturali mediante l’applicazione del metodo di produzione biologico;
  • Favorire l’approccio territoriale, promuovendo la collaborazione tra i soggetti economici e sociali di un comprensorio;
  • Favorire lo sviluppo, la valorizzazione e la promozione dei processi di produzione, di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti biologici provenienti da diverse filiere agro-alimentari.

Il biodistretto può rappresentare un’opportunità di crescita per tutti gli imprenditori biologici, in quanto “l’alleanza territoriale ” che si crea all’interno del distretto può favorire la collaborazione tra produttori volte ad aumentare e diversificare l’offerta di prodotti sul mercato oltre che stabilire rapporti diretti sempre più forti con i consumatori;  Inoltre, al di là delle opportunità di mercato, la collaborazione tra operatori  potrebbe stimolare anche lo scambio di conoscenze e di capitale presente all’interno delle aziende migliorando notevolmente l'efficienza complessiva del sistema.

Infine, se opportunamente coordinati, i biodistretti potrebbero promuovere interessanti iniziative progettuali capaci di sfruttare le risorse attualmente presenti nel nuovo Complemento per lo Sviluppo Rurale come gli accordi agroambientali, gli accordi di filiera, i partenariati europei per l’innovazione e altri progetti per la valorizzazione del turismo nelle aree rurali. 

Gli operatori interessati a questa opportunità imprenditoriale possono consultare il sito dei biodistretti italiani per individuare il biodistretto di riferimento e approfondire l’argomento.

Fonte: CCPB