Data inizio
04 Mag 2021
News

A soli 3 anni dalla sua costituzione, BioAs, l’associazione di bioagricoltura sociale, promossa da Aiab, casa dei Diritti sociali – focus, Biodistretto sociale di Bergamo e dalla Rete fattorie Sociali Sicilia, è già presente in 11 regioni e ha già attive ben cinque sezioni regionali (Lombardia, Lazio, Sicilia, Puglia e Sardegna).

Sono questi i numeri principali che sono stati presentati all’assemblea nazionale che si è svolta a fine aprile. Per Salvatore Cacciola, presidente di BioAs: “La scommessa di rispondere al bisogno di aggregazione e di rappresentanza del variegato mondo di chi pratica agricoltura biologica e sociale in Italia è stata ampiamente vinta e l’opzione del biologico e dell’agro-ecologia è la giusta cornice di valore per promuovere un’economia sociale e trasformativa. Ora c’è da pensare al prossimo futuro che pone nuove e impegnative sfide. Prima fra tutte la costruzione di un nuovo welfare, rigenerativo e di comunità”. Il presidente di AIAB Giuseppe Romano ha sostenuto che “Soprattutto in questo periodo di pandemie è emersa con forza l’importanza strategica dell’agricoltura e la necessità di rivalutare le aree rurali e le comunità locali anche come luoghi di integrazione delle fragilità”. Secondo l’AIAB non si può lasciare indietro nessuno, soprattutto nei periodi più difficili, e l’agricoltura sociale rappresenta una delle strade che è necessario percorrere per integrare le persone con disagi di vario tipo all’interno dei processi produttivi. L’associazione lavorerà per accreditare BioAs nel Piano Strategico Nazionale.

Fonte: AIAB