La proposta di regolamento si è basata anche su uno studio scientifico indipendente effettuato negli scorsi anni (Orwine), che ha segnalato una serie di cambiamenti, inclusi:
• Un limite inferiore per i solfiti rispetto al vino convenzionale;
• Una lista ridotta di additivi e di mezzi tecnici permessi rispetto al vino convenzionale;
• Una riduzione delle pratiche enologiche rispetto al vino convenzionale.
E’ del 2012 un regolamento europeo , atteso da tempo dal settore, che stabilisce le norme specifiche per quanto concerne la produzione biologica di prodotti del settore vitivinicolo, definendo l’utilizzo di prodotti e sostanze e delineando le pratiche enologiche consentite.
L’Italia guarda con molta attenzione a questo settore in quanto attualmente vengono coltivati circa 57.347 ettari di vigneto biologico che posiziona l’Italia tra i Paesi leader in Europa nel settore.