Data inizio
24 Mag 2010
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Nel corso del meeting svoltosi a Bruxelles lo scorso 18 maggio, la Commissione ha deciso di rinviare ad una prossima riunione la richiesta del  parere sul progetto della Commissione Europea per regolamentare la produzione di vino biologico in Europa. Una  maggioranza di Paesi - essenzialmente del Nord Europa, Francia compresa - ha respinto la proposta di Bruxelles che consentiva   una presenza di solfiti nel vino biologico  pari a 100 milligrammi il litro per i vini rossi e 150 per i vini bianchi e rosè, chiedendo  invece un quantitativo di solfiti fino a 120 milligrammi il litro per i rossi e 170 per i bianchi e i rosè, ossia livelli di poco inferiori a quelli attualmente consentiti per i vini convenzionali: rispettivamente 150 e 200 milligrammi.
Il Ministro Galan ha così commentato tale decisione: “Il rinvio deciso a Bruxelles sul regolamento per il vino biologico dimostra che in Europa non c’era ancora l’unanimità di vedute sui parametri qualitativi del vino biologico, tra cui i solfiti”.“I Paesi europei del Centro-Nord non l’hanno ancora avuta vinta e questa proroga ci permette di sostenere le tesi italiane, che puntano su un vino biologico con caratteristiche qualitative ben distinte dal prodotto convenzionale. L’Italia infatti chiede in particolare di stabilire un contenuto inferiore di solfiti per non ingannare i consumatori quando scelgono di consumare ‘bio’”.
Il Ministro ha inoltre aggiunto che tale questione sarà affrontata a breve in un incontro con il Commissario UE Dacian Ciolos.

Fonte: MiPAAF

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