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<div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;">Lottare contro i cambiamenti climatici con un'azione internazionale mirante a ridurre le
emissioni di taluni gas ad effetto serra responsabili del riscaldamento del pianeta.</span>
<br><br>Questo lo scopo del "<span style="font-weight: bold;">Protocollo di Kyoto</span>" <span style="font-style: italic;">ratificato dall'Italia con la</span> <span style="font-style: italic;">legge 120 del 2002</span>. <br>Il '<span style="font-style: italic;">protocollo</span>' entra in vigore il 16 febbraio 2005 perché questa data segna il
novantesimo giorno successivo alla data in cui almeno 55 Parti della Convenzione (tra le quali i
paesi sviluppati le cui emissioni totali di biossido di carbonio rappresentano almeno il 55% della
quantità totale emessa nel 1990 da questo gruppo di paesi) lo abbiano ratificato. <br><br>Il <span style="font-weight: bold;">"Protocollo di Kyoto" </span>concerne le emissioni di sei gas ad effetto serra:<br>&nbsp;<br><span style="font-style: italic;">biossido di carbonio(<span style="font-weight: bold;">CO2</span>)</span>; <span style="font-style: italic;"><br>metano (<span style="font-weight: bold;">CH4</span>)</span>; <span style="font-style: italic;"><br>protossido di azoto (<span style="font-weight: bold;">N2O</span>)</span>; <br><span style="font-style: italic;">idrofluorocarburi(<span style="font-weight: bold;">HFC</span>)</span>; <span style="font-style: italic;"><br>perfluorocarburi (<span style="font-weight: bold;">PFC</span>)</span>; <span style="font-style: italic;"><br>esafluoro di zolfo (<span style="font-weight: bold;">SF6</span>)</span>. <br><br>In merito a queste emissioni il <span style="font-style: italic;">'Protocollo'</span> contiene obiettivi vincolanti e quantificati di
limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra.<br><br>Infatti <span style="font-style: italic;">globalmente</span>, <span style="font-style: italic;">le parti si</span> <span style="font-style: italic;">impegnano
a ridurre le loro emissioni di gas ad effetto serra</span> di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990 nel
periodo 2008-2012. <br><br>Gli Stati membri dell'Unione devono ridurre collettivamente le loro
emissioni di gas ad effetto serra dell'8% tra il 2008 e il 2012. <br><br>Per il periodo anteriore al
2008, le parti si impegnano a compiere progressi nella realizzazione dei loro impegni non oltre il
2005 e a fornirne le prove. <br><br>Per raggiungere questi obiettivi, il <span style="font-style: italic;">'Protocollo</span>' propone una serie di provvedimenti: <br><br><span style="font-weight: bold;">rafforzare o istituire politiche nazionali di riduzione delle emissioni</span> (<span style="font-style: italic;">miglioramento dell'efficienza energetica, promozione di forme di
agricoltura sostenibili, sviluppo di fonti di energia rinnovabili,ecc</span>.);<br><br><span style="font-weight: bold;">cooperare con le altre parti contraenti</span> (<span style="font-style: italic;">scambi di esperienze o di informazioni, coordinamento delle politiche nazionali a scopo di
efficienza attraverso meccanismi di cooperazione, quali i diritti di emissione, l'attuazione
congiunta e il meccanismo di sviluppo pulito</span>). <br><br>L'Italia ha ratificato il testo ma,
insieme a Repubblica Ceca, Polonia e Grecia, non ha ancora presentato il piano nazionale per lo
scambio di emissioni, nell'ambito degli obblighi previsti dal protocollo.<br><br><br></div><i>Fonte
di informazione:</i> www.cittadinolex.kataweb.it<br><br><a href="../share/img_lib_files/103_kyoto.htm">Il testo del Protocollo</a><br>