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<div style="text-align: justify;">Un business da 13 miliardi
l’anno, con una crescita annuale del 20%, dalla GDO ai gruppi
d'acquisto dei consumatori.
Trent’anni fa, gli scettici snobbavano l’agricoltura biologica come una
moda passeggera. Oggi la mucca pazza, le sostanze chimiche cancerogene
nei salmoni e l’uso incontrollato di diserbanti chimici hanno fatto del
biologico il settore a crescita più forte dell’agricoltura
statunitense. Le vendite annuali hanno raggiunto 13 miliardi di
dollari. “Il biologico è entrato pienamente nel mercato mainstream“
dice Phil Lembert, esperto di grande distribuzione a livello nazionale.
Secondo i dati dell'USDA, il dipartimento statunitense per
l’agricoltura, le vendite sono salite di circa 20 % l'anno negli ultimi
dieci anni. La californiana ''Sprouts Farmers Market'' ha aperto il suo
primo negozio nel 2002, ma aprira’ il suo quinto questo mese. Grandi
supermercati, come Safeways e Albertons, vendono prodotti biologici
(uova, cereali, pasta, latte e minestre pronte). Crescono anche i
gruppi d'acqiisto e le cooperative di consumatori,
Ad ottobre è partito il gruppo di acquisto Golden Valley Organics, che
settimanalmente fornisce ai suoi membri frutta e verdura bio. Segue la
scia della Awatukee Produce, che ha 250 famiglie associate. Le vendite
sono in crescita nonostante il costo relativamente più alto dei
prodotti biologici: negli Stati Uniti, possono costare dal 25 al 50 %
in piu’ rispetto ai cibi prodotti con metodi convenzionali. <br></div><i>Fonte di informazione:</i> The Arizona Republic