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<p align="justify">Un lavoro pubblicato questo mese nel <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Journal
of Food Protection</span> dimostra che nei prodotti da agricoltura biologica è più probabile trovare
contaminazioni fecali derivanti dall’uso del letame come fertilizzante, ma allo stesso tempo essi
risultano virtualmente esenti da batteri patogeni. <br></p><p align="justify"><br></p><p align="justify">Inoltre la ricerca rivela che nelle aziende biologiche certificate la contaminazione
fecale da letame era molto più ridotta che nelle aziende non certificate. <br></p><p align="justify"><br></p><p align="justify">Lo studioso a capo della ricerca, <span style="font-weight: bold;">Francisco Diez-Gonzalez</span>, sottolinea come le voci messe in circolo
dai media sulla ipotetica presenza di batteri patogeni negli ortaggi bio non venga affatto
confermata dai suoi risultati. <br></p><p align="justify"><br></p><p align="justify">La ricerca è
stata condotta esaminando <span style="font-style: italic;">476 campioni presi da 32 aziende
biologiche</span> (di cui 8 certificate) e <span style="font-style: italic;">129 campioni prelevati
da aziende convenzionali</span>, nelle zone centromeridionali del Minnesota. I campioni erano
costituiti da frutta e ortaggi fra cui pomodori, lattughe, peperoni, cavolo, cetrioli, fragole, mele
ed altro.</p><p align="justify"><i><br></i></p><p align="justify"><i><br></i></p><p align="justify"><i>Fonte di informazione:</i> (Fonte: Center for Infectious Disease Research &amp;
Policy, Università del Minnesota)</p>