Rassegna stampa

<br>Nel settore dei prodotti biologici l’area più forte d’Italia
è il Nord-Ovest, che incide sul totale nazionale per il 41,8%. Ma è nel Mezzogiorno e in Sicilia che
è stata registrata la crescita più significativa nel 2010 per il consumo di prodotti confezionati:
+22,5%. Nell’ultima analisi dell’Ismea, Istituto per i servizi del mercato agroalimentare, sul
consumo di prodotti biologici in Italia nel 2010 si è registrata una crescita delle vendite pari
all’11,6%. Nel Sud, quindi, l’incremento è stato quasi doppio rispetto alla media nazionale, anche
se il ‘peso’ dell’area è ancora contenuto: 8,2%. Nel Nord-Est la crescita è stata minore, cioè
19,8%, ma l’incidenza sul totale nazionale resta più consistente: 29,8%. Il Ministro Galan ha
sottolineato che i risultati positivi dell’agricoltura biologica si accompagnano ad un recupero dei
livelli di redditività dell’agricoltura. “Per garantire al comparto alimentare una prospettiva di
crescita – ha aggiunto Galan – bisogna puntare sulla qualità, sui prodotti con valore aggiunto, come
dimostra il successo dei prodotti biologici”. Qualche motivo di ottimismo in più scaturisce
dall’analisi della Coldiretti sui dati Ismea. “Alle regioni del Sud – sottolinea la Coldiretti –
spetta il primato per superfici agricole condotte secondo il metodo biologico (Sicilia, Puglia e
Basilicata) e per numero di aziende agricole biologiche (Sicilia, Calabria e Puglia)”. Al Nord sono
invece concentrate la maggior parte delle imprese di trasformazione, con il primato
dell’Emilia-Romagna e della Lombardia. <br><br><br>“Corriere del Mezzogiorno Economia”, 7 marzo
2011, p. 11.<br><br>