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<div style="text-align: justify;">Ecco le aziende premiate
a Pienza (SI) domenica 2 settembre. <br><br>Si è conclusa a Pienza (SI) la <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">47° Fiera del Cacio</span>, nell’ambito
della quale si sono svolte le premiazioni dei formaggi, e delle aziende, che hanno partecipato alla 5°
edizione del concorso “<span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Le Forme del Bio</span>” e dalla 1° edizione del concorso “<span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Pecorini d’Italia</span>”. <br><br>In
Piazza Pio II, al centro della cittadina, di fronte alla cattedrale, erano presenti il Sottosegretario
alle Politiche Agricole <span style="font-style: italic;">On. Guido Tampieri</span>, l’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Siena
<span style="font-style: italic;">Claudio Galletti</span>, il Sindaco di Pienza <span style="font-style: italic;">Marco Del Ciondolo</span>, l’Assessore alle Attività Produttive
e coordinatore delle Città del Bio della Toscana <span style="font-style: italic;">Claudio Serafini</span>, il Direttore di Città del Bio
<span style="font-style: italic;">Ignazio Garau</span> ed <span style="font-style: italic;">Anna Ciaperoni</span> dell’Esecutivo di <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">AIAB</span> <span style="font-style: italic;">Federale</span>. <br><br>109 i campioni valutati e 27 i
premi consegnati alle aziende, provenienti da 13 regioni.<br>All’appuntamento per i formaggi biologici,
quest’anno si è aggiunto il concorso “<span style="font-style: italic;">Pecorini d’Italia</span>” a latte “<span style="font-style: italic;">puro e crudo</span>” come si evidenzia nel
logo del concorso. <br><br>Il “<span style="font-weight: bold;">pecorino</span>” è legato al territorio pientino e la scelta di sostenere l’utilizzo
del latte crudo nella caseificazione vuole privilegiare una tecnica di produzione, che è in grado di
preservare e di trasferire nel formaggio le diverse caratteristiche dei pascoli e dei foraggi assunti
dal bestiame, con l’obiettivo di garantire prodotti unici ed inimitabili. <br><br>La "<span style="font-style: italic;">47° Fiera del Cacio"</span> di
quest’anno, è stato unaulteriore tappa per la preparazione dell’evento del 2008, quandosaranno
chiamati nuovamente a raccolta i “Pecorini d’Italia”. <br><br>Una grande manifestazione, per valorizzare e
far conoscere le produzioni a latte crudo ovino e per celebrare la cultura e la tradizione
della pastorizia. <br>L’appuntamento di quest’anno ha fornito, ancora una volta, l’occasione per
apprezzare l’opera di resistenza di tante aziende agricole italiane, il lavoro e l’entusiasmo dei
produttori che ci conservano e ci propongono sapori, che da soli valgono un viaggio per un acquisto
diretto in azienda. <br><br>I “<span style="font-weight: bold; font-style: italic;">premi del bio</span>”, organizzati dall’<span style="font-style: italic;">AIAB</span> e da <span style="font-style: italic;">Città del Bio</span>, si propongono di
mettere in rassegna le produzioni dell’agricoltura biologica, per farne conoscere e promuovere le
“qualità”, assieme ai loro territori di origine. <br>La ricchezza del nostro paese sta nelle sue tante
diversità, oggi esposte alle conseguenze di un malinteso processo di globalizzazione che
tutto vorrebbe uniformare e standardizzare, fino a lasciarci intendere la possibilità di un mondo in
cui l’agricoltura la si possa fare senza gli agricoltori. <br><br>Per questo vogliamo far conoscere i
protagonisti e portare alla ribalta l’impegno dei tanti produttori capaci che hanno
consentito all’Italia di conquistare una leadership nell’agricoltura biologica, di cui possiamo andare
giustamente fieri. <br><br>Per questo stiamo predisponendo nuove pagine internet (disponibili sui siti
www.aiab.it ewww.cittadelbio.it ) in cui si potrà navigare per scoprire e conoscerele aziende
selezionate nelle rassegne “<span style="font-weight: bold;">BiodiVino</span>”, “<span style="font-weight: bold;">Le Forme del Bio</span>”, “<span style="font-weight: bold;">Il Maiale si fa Bio</span>” ed a cui si
aggiungerà presto “<span style="font-weight: bold;">Mielinbio</span>”, il nuovo concorso dedicato ai mieli biologici. <br><br>Il cibo, nelle sue
attuali forme di produzione, trasformazione e distribuzione, è uno dei principali imputati per la
situazione critica del nostro pianeta ed è proprio dal cibo che occorre ripartire, rinnovando la
nostra agricoltura perché scelga la strada dell’ecosostenibilità, capace di rispondere sia alla
necessità di rispetto e conservazione dell’ambiente, sia alla domanda di cibi buoni e sani. <br><br>Come non
è sufficiente dichiarare il metodo biologico nella produzione (“<span style="font-style: italic;">basta che sia bio</span>”) per garantire la
qualità organolettica di un prodotto alimentare, così non basta ricercare la qualità organolettica
(“<span style="font-style: italic;">basta che sia buono</span>”), per avere certezza della bontà di un prodotto. <br><br>La qualità sempre più deve
essere declinata nei parametri organolettici, di rispetto dell’ambiente ed anche etici. <br>Solo in
questo modo potremo assolvere al dovere morale di rispettare gli altri, l’ambiente in cui viviamo ed
anche noi stessi. <br><br>Info@cittadelbio.it <br><br></div><i>Fonte di informazione:</i> AIAB Piemonte 011
4501250<br><br><a href="../share/img_lib_files/349_i-premiati.zip">I premiati</a><br>