Data inizio
27 Nov 2014
News

Durante il 18° Congresso Mondiale IFOAM sull'agricoltura biologica tenutosi a Istanbul, si è svolto il workshop dal titolo “Il codice di ‘buona prassi’ del progetto OrganicDataNetwork per la rilevazione dei dati di mercato relativi al settore biologico e la pubblicazione delle procedure (OrMaCode)”. Lo scopo del workshop è stato quello di presentare una guida sui metodi di raccolta dati più appropriati nonché proporre gli strumenti per effettuare gli opportuni controlli di plausibilità dei dati. Il codice di “buona prassi” è costituito da una lista di principi e relativi indicatori di buone pratiche che costituiscono criteri di riferimento per valutare l’applicazione del codice. I principi del codice e i principi generali di gestione della qualità rappresentano un quadro comune di riferimento per la qualità del sistema di raccolta, analisi, archiviazione e pubblicazione dei dati nel settore biologico.

Raffaele Zanoli (Università Politecnica delle Marche - UPM, Italia), coordinatore di OrganicDataNetwork, ha sottolineato l'importanza di proseguire la collaborazione e di espandere il network createsi negli ultimi anni, nonostante la scadenza imminente del progetto. Il continuo miglioramento nelle procedure di raccolta dei dati aiuta a: colmare le lacune nei dati; armonizzare i metodi di raccolta dei dati; migliorare i metodi di raccolta esistenti in alcune aree specifiche; applicare controlli di plausibilità soddisfacenti su tutti i dati raccolti; armonizzare le classificazioni di dati e le operazioni di raccolta dei dati; e stimolare il continuo scambio di esperienze tra i rilevatori di dati.

Il Codice di Buona Prassi e il suo manuale d’uso (OrMaCode) rappresentano uno dei principali risultati del progetto.

Helga Willer (Research Institue of Organic Agriculture - FiBL, Svizzera) e Diana Schaack (Agricultural Information Company - AMI, Germania) hanno presentato i dati relativi allo sviluppo dell'agricoltura biologica e del mercato biologico in Europa. Helga Willer ha illustrato le classificazioni dei dati utilizzate nel progetto e ha evidenziato il gap ancora esistente nelle diverse tipologie di dati. Ad esempio, mentre il dato sulla superficie agricola biologica è disponibile in tutti i paesi studiati (39 in totale), non tutti i paesi hanno a disposizione il valore delle vendite al dettaglio. Ciò che manca sono i dati sul valore della produzione e i dati totali e per prodotto delle importazioni e delle esportazioni. Nonostante si sia registrata una crescita significativa della superficie e del mercato biologici nella maggior parte dei paesi analizzati, ciò che emerge dalla presentazione di Helga Willer e Diana Schaack è l’immagine di un mercato ancora frammentato per la mancanza di dati disponibili.

Suanne Padel (Organic Research Centre - ORC, UK) ha presentato i risultati di sei casi studio analizzati nell’ambito del progetto OrganicDataNetwork: Germania, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Regno Unito, e le regioni del Mediterraneo. L'obiettivo era testare e migliorare le procedure di raccolta dei dati e migliorare i “rapporti di mercato” esistenti in ciascun paese. I partner del progetto e gli attori coinvolti hanno contribuito a superare la dispersione e la frammentazione delle fonti di dati.

Considerando che diverse sono le organizzazioni e gli attori coinvolti nella raccolta dei dati, la collaborazione, il network di lungo termine e la condivisione dei dati permettono di migliorarne la qualità, riducendo nel contempo il rischio di doppie rilevazioni a carico degli operatori biologici.

In Danimarca, Austria e Svizzera, in cui si registra lo sviluppo del mercato biologico più considerevole, il mercato dei prodotti biologici ha raggiunto il 6% circa del mercato alimentare totale. Come sottolineato da Raffaele Zanoli, "Perché il settore biologico si sviluppi ulteriormente, sono necessari dati sempre più affidabili. La trasparenza e l’affidabilità del mercato biologico europeo sono aspetti necessari per lo sviluppo del settore biologico, da cui le imprese, gli agricoltori, i governi e l’UE non possono prescindere.”

L’OrMaCode, insieme alla lista delle raccomandazioni e al Database prodotto nell’ambito del progetto, sono il cuore pulsante del progetto OrganicDataNetwork. Essi verranno pubblicati alla fine del mese di dicembre e resi accessibili tramite il sito del progetto www.organicdatanetwork.net

Fonte: OrganicDataNetwork