Data inizio
07 Set 2023
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Il Consiglio dei Ministri si è riunito in data 3 agosto per discutere, tra gli altri argomenti, anche delle norme europee in materia di prodotti biologici e di politica agricola comune. In questo ambito, il CDM ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2018/848, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, e alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2017/625, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuate per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.

Il testo adegua il procedimento di autorizzazione e il sistema di vigilanza sugli organismi di controllo e di certificazione, e la disciplina degli adempimenti connessi alle attività svolte da tali organismi, comprese le cause di sospensione e di revoca delle deleghe previste per gli stessi dalle norme europee. Si aggiornano anche i procedimenti amministrativi relativi alla notifica alle autorità competenti per includere le attività con metodo biologico, si definiscono i criteri e le modalità di etichettatura di fertilizzanti e prodotti fitosanitari, e si introducono le disposizioni necessarie per procedere alla designazione dei laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali previsti dal regolamento (UE) 2017/625 per l’effettuazione di analisi, prove e diagnosi di laboratorio nell’ambito dei controlli volti a verificare il rispetto della normativa in materia di produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici.

Si prevede l’istituzione, con apposito decreto del Ministro, di una banca dati pubblica al fine di garantire la tracciabilità delle transazioni commerciali dei prodotti biologici.

Infine, si adegua il sistema sanzionatorio per gli organismi di controllo e per gli operatori biologici, compresi i gruppi di operatori, che adottano condotte non conformi, compreso l’illecito utilizzo dei termini riferiti all’agricoltura biologica da parte di operatori non assoggettati al sistema di controllo. Tali sanzioni possono arrivare, in alcuni casi, fino a 24.000 euro o al 5% del fatturato.

Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri