Rassegna stampa

La Provincia di Verona ha approvato una delibera che indirizza l’attività dell’Istituto sperimentale di frutticoltura verso i temi della sostenibilità ambientale: sostenibilità dei processi produttivi che deve tener conto della salvaguardia delle risorse naturali, ma anche dell’economia e del mercato. Lo sviluppo sostenibile risponde alle esigenze del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità. La ‘crescita verde’ del settore agricolo si regge su tre strumenti: investimenti in ricerca e innovazione, sviluppo dei mercati e della competitività, integrazione delle politiche. La riforma della Pac è necessaria per meglio raggiungere gli obiettivi di sicurezza alimentare, prevenzione dei cambiamenti climatici, e per spiegare una gestione sostenibile delle risorse naturali. La tendenza è chiara e svantaggia l’agricoltura intensiva a favore di un’agricoltura più sostenibile. L’Unione europea nei prossimi sette anni, 2014-2020, ha previsto di stanziare 1 miliardo e 200 milioni di euro che saranno indirizzati ogni anno ad interventi di rinverdimento: copertura vegetale, diversificazione produttiva, pascoli e prati permanenti, set-aside ecologico, agricoltura biologica. Attenzione particolare avrà la rotazione di colture. In questo modo si cerca di tutelare la diversità paesaggistica, ma anche di scoraggiare quelle pratiche che portano all’impoverimento dei terreni. Ma per parlare di sostenibilità è necessario innanzi tutto che il settore agricolo riduca l’impatto delle sue produzioni (eccesso di nitrati e fitofarmaci) e il consumo di risorse primarie (come l’acqua) attraverso un recupero di efficienza e di buone pratiche agricole.<br><br>“L’Arena”, 14 gennaio 2013. P.20.<br><br>