News

<P align=justify>Dai Verdi per il progressivo passaggio al biologico nelle mense colletitve e per una nuova educazione alimentare. Una legge regionale che permetta il progressivo passaggio al biologico nelle mense collettive delle Lombardia e proponga una nuova educazione alimentare. È l'obiettivo dei Verdi in consiglio Regionale della Lombardia che vorrebbere inserire i necessari incentivi nel bilancio preventivo in approvazione entro luglio prossimo. L'occasione per fare il punto sul biologico nelle mense scolastiche e collettive della Lombardia è stato il convegno a carattere nazionale ''L'educazione al consumo di alimenti biologici e tipici per la qualificazione dei servizi di ristorazione scolastica'' promosso dall'Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB). Dal convegno è emerso che non vi è Regione in Italia che non abbia introdotto il biologico almeno in una scuola. In testa l'Emilia Romagna con 111 mense bio. In Lombardia nel 2003 97 realtà scolastiche hanno introdotto totalmente o parzialmente prodotti provenienti da agricoltura libera da pesticidi o ogm. In Lombardia in particolare il trend è di forte crescita: nel 2000 erano 19, nel 2001 44, nel 2002 84 per arrivare appunto alle attuali 97. Anche in fatto di leggi sono molte le amministrazioni che hanno affrontato la questione dell'alimentazione biologica nella ristorazione collettiva. La prima a legiferare è stata la Regione Marche e poi Toscana, Emilia, Friuli, Veneto, Basilicata. Alcune delle leggi obbligano le amministrazioni delle mense collettive ad un graduale passaggio ad un menu biologico nelle scuole, altre forniscono incentivi economici ai comuni che si convertono al bio, altre ancora si propongono di sviluppare il settore e di promuovere campagne di educazione alimentare. L'introduzione del biologico comporta un onere maggiore che può andare da un 10% al 25-30%. Questo è uno dei motivi per cui molti Comuni, pur sensibili, non hanno ancora intrapreso la strada. La Lombardia, tra i maggiori produttori di alimenti biologici e ogm free, non ha ancora fatto nulla in tal senso: ''È importantissimo introdurre il biologico e gli alimenti Ogm free nella ristorazione collettiva -ha dichiarato Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi in Regione Lombardia-. Oltre a dare a coloro che frequenatno le ristorazioni collettive la possibilità di mangiare sano e di qualità è fondamentale per portare il biologico da nicchia di mercato a economia di scala per renderlo piu' competitivo e accessibile a chiunque. In un fase di introduzione del biologico, come per le energie pulite, è fondamentale introdurre degli incentivi''. Un ampio cartello di associazioni AIAB -Associazione italiana agricoltura biologica-, Associazione Consumatori Utenti, Adiconsum Lombardia, Legambiente Lombardia, Movimento Difesa del Cittadino, ha scritto una lettera al presidente delle Regione, Roberto Formigoni e agli assessori competenti, per chiedere in sede di stanziamento di bilancio, riconosca incentivi ai comuni, alle Asl e alle aziende per il diritto allo studio affinché possano sostenere l'aggravio economico derivante dall'introduzione di prodotti di qualità nelle mense. <BR><I>Fonte di informazione:</I> Redattore sociale, 04 giugno 2004</P>