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<div style="text-align: justify;">Una
ricerca condotta dall’Università di Navarra (Spagna) ha evidenziato
come la coltivazione di colture cerealicole su terreni semiaridi, senza
il ricorso all’applicazione di fertilizzanti o al controllo chimico
delle infestanti, abbia consentito di raddoppiare le rese rispetto al
metodo convenzionale. Le tecniche di coltivazione, che sono state
studiate nell’ambito di una tesi di dottorato, hanno previsto una
rotazione di orzo (con sovescio di veccia), frumento e maggese. Le
prove sono state replicate in 26 stazioni semiaride spagnole
confrontando tre sistemi produttivi: convenzionale, biologico
(attraverso l’uso di compost e reti per il contenimento delle
infestanti) e minimum tillage. Dai risulti emerge come in termini di
rese e di convenienza economica, il metodo biologico sia risultato il
migliore, seguito dal minimum tillage.<b><br>(Per ulteriori dettagli: Iñaki Casado Redin, Nafarroako Unibertsitate Publikoa. E-mail: inaki.casado@unavarra.es)</b><br></div><i>Fonte di informazione:</i> Bioagricoltura