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<P align=justify>Accordo tra Turismo Verde e «Commercio Alternativo». Zuppa di cerali biologici e cacao dell'Ecuador Nei ristoranti a conduzione familiare delle aziende agrituristiche sono arrivati in ordine di tempo prima i piatti tipici regionali, come le pappardelle al cinghiale e la crescia, poi i prodotti biologici con carni, verdure e marmellate fatte in casa. Ora arriva il sapore del Sud del Mondo. I bambini possono gustare latte e cioccolato di Zanzibar e lo zucchero di canna africano, oppure una tazza di tè indiano dove tuffare i biscotti di uova e zucchero fatti a mano. Per i grandi arriva la curcuma, il cumino, il pepe nero e il curry per gustare pollo e carni rosse. Le fattorie della Cia aprono le porte al mercato equo e solidale, che si sta diffondendo sempre più in tutto il paese, per offrire a chi cerca la genuinità in campagna quei prodotti che per clima le nostre aziende non sono in grado di produrre, come il tè, il caffè, il cacao, lo zucchero di canna,pepe e altre spezie provenienti dai paesi più poveri del mondo dove viene acquistato ad un prezzo equo. Già da qualche anno Turismo Verde, l'istituto della Cia, ha siglato un accordo con la società cooperativa «Commercio Alternativo». Oggi tre aziende su dieci sono gemellate idealmente con i contadini dell'America Latina, Asia e Africa. Entro tre anni saranno tutte le fattorie della Confederazione ad offrire i sapori e gli aromi del mercato equo e solidale. <BR><I>Fonte di informazione:</I> Corriere della sera, 20 maggio 2004</P>