Data inizio
07 Lug 2015
Rassegna stampa

Vini bio, sostenibilità, sentieri. L’agricoltura biologica fa bene all’ambiente e al paesaggio, tutela la slaute di chi in quel territorio ci abita, produce reddito per le aziende che può essere in parte reinvestito a favore della comunità. E’ l’esperienza di Cantina Valpollicella Negrar, che sta puntando sia sul vino bio che sulla valorizzazione dei sentieri storici e naturalistici negraresi.

Sale la febbre del bio e la voglia di sostenibilità in agricoltura, nelle terre dell’Amarone. Senza dimentaicare affari e tendenze del mercato, nonché direttive europee, come sottolinea il direttore generale ed enologo di Cantina Valpollicella Negrar, Daniele Accordini. “Nell’arco di una decina d’anni è più che quintuplicata in Italia la percentuale di persone che scelgono di bere vini biologici”, afferma. E snocciola i dati: “Dal 2,8 per cento nel 2003, si è saliti al 16,8 per cento nel 2014”. E conclude: “Un forte incentivo in questa direzione arriva dall’Unione Europea, che dal 15 giugno dà un contributo di 900 euro ad ettaro a chi produrrà con metodo biologico i tutta l’azienda. Produrre bio ha sempre più valore per un’azienda vitivinivola, sia dal punto di vista economico che per la tutela del territorio”.

“L’Arena”, 2 luglio 2015, p. 25

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