Data inizio
17 Apr 2014
Rassegna stampa

Aumentano le superfici, aumentano le produzioni egli acquisti. Tanto che il vino biologico segna un incremento del 4% delle vendite nella Gdo contro una flessione del 6,5% del vino tradizionale. Negli ultimi dieci anni in Italia l’estensione dei vigneti biologici è aumentata dell’81% e oggi oltre l’8% degli ettari vitati è biologico mentre la media nazionale è ferma al 4%. L’Italia è al terzo posto in Europa con poco più di 57mila ettari vitati bio, superata solo dalla Spagna (81mila ettari, +394% rispetto al 2003) e Francia (65mila ettari, +299%). Sono i dati elaborati da Wine Monitor di Nomisma che ha fatto anche i conti delle vendite. Ed emerge che l’11,6% degli italiani ha consumato vino bio almeno in un’occasione contro il 2% del 2012. A questo si devono sommare le esportazioni, in particolare quelle negli Stati Uniti. Nel 2013 gli USA hanno importato vino biologico per complessivi 193 milioni di euro, il 5,2% delle importazioni di vino imbottigliato degli Stati uniti. E l’Italia con 56 milioni di euro di vino bio è stata, dopo la Francia (65 milioni di euro) il più importante esportatore dei vini biologici negli USA. In Italia il 43% dei consumatori ritiene che il vino biologico certificato abbia qualità superiori rispetto ai vini convenzionali. Per quanto riguarda la crescita del mercato interno, secondo Nomisma occorre implementare strategie di comunicazione e valorizzare le virtù del vino bio e proseguire la strada del maggior presidio nella Gdo e nei negozi specializzati.

“Italia Oggi”, 16 aprile 2014, p. 19

 

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