Data inizio
13 Mar 2014
Rassegna stampa

Lo rileva la ricerca dell’Iri per Vinitaly: nel 2013, -6,5% nelle vendite. Adesso i clienti cercano il giusto binomio qualità-prezzo. E cresce l’interesse per il vino biologico.

Il 2013 è stato un anno difficile per il mercato del vino. Da un lato infatti la crisi economicaha influito negativamente sulle vendite, dall’altro la vendemmia 2012 è stata tra le meno generose degli ultimi anni, generando un aumento dei prezzi. Il risultato, come documenta la ricerca svolta dall’IriperVinitaly 2014 (a Verona dal 6 al 9 aprile), è che nel 2013 la grande distribuzione ha venduto 517 milioni di litri di vino confezionato, per un valore di 1,5 miliardi di euro: -6,5% in termini di volume rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente il prezzo al litroè aumentato del 10,2%. Tra i formati più venduti campeggiano le bottiglie da 75cl Doc, Docg e lgt con oltre 213 milioni di litri. Tiene il tradizionale vino da tavolain bottiglia da 75cl, mentre si è verificata una flessione per il vino in brik le cui vendite crollano al -9,4%. Da segnalare, invece, l’interesse dei consumatori per il vino biologico: un milione i litri venduti (+4%) per un totale di 5 milioni di euro.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafierecommenta così i dati della ricerca: “Si ha una conferma della tendenza di una maggiore consapevolezza della qualità e soprattutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve scegliere. Questo richiede alla grande distribuzione una maggiore attenzione nella proposta, che deve essere anche in grado di assecondare le nuove richieste, come quella dei vini biologici”.

 “BusinessPeople”, 12 marzo 2014, http://www.businesspeople.it

 

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