Rassegna stampa

Il comparto della produzione biologica assume un interesse crescente sia per i consumatori, che sempre di più ricercano la qualità e salubrità dei prodotti, sia per gli imprenditori agricoli attenti alla protezione e alla conservazione dell'ambiente naturale.<br>Un ruolo fondamentale per lo sviluppo del settore è dato dalla politica dello Sviluppo rurale, che include la programmazione della misura 214, pagamenti agroambientali, tra le cui azioni rientrano i pagamenti a favore degli agricoltori che adottano il sistema di produzione biologico. Tali pagamenti sono finalizzati a compensare i maggiori costi e i minori redditi derivanti dal passaggio dall'agricoltura convenzionale a quella biologica, costituendo un sostegno ai redditi degli agricoltori biologici.&nbsp; I pagamenti destinati all'agricoltura biologica prevedono un contributo annuale per l'intera durata del periodo di impegno che non può essere inferiore a 5 anni. Riguardo all'entità del pagamento da corrispondere, sono le Regioni e le Provincie Autonome che nei singoli Piani di Sviluppo Rurale definiscono gli importi per ettaro di superficie coltivata.Inoltre la maggior parte delle Regioni ha distinto il pagamento tra introduzione e mantenimento dell'agricoltura biologica, accordando alle aziende in conversione un ammontare di risorse superiore rispetto a quello previsto per le aziende biologiche. Le differenze peculiari esistenti tra le varie regioni si riflettono anche nei livelli di pagamento, comportando variazioni elevate tra i diversi contributi unitari stabiliti. Così, ad esempio, si passa dai 96 euro/ha per la produzione di cereali in Puglia ai 450 euro/ha in Trentino, dai 506 euro/ha in Puglia per la produzione di vite da vino ai 900 euro/ha di Bolzano, Trento e Valle D'Aosta, dai 270 euro/ha in Umbria per l'ulivo ai 680 euro/ha in Liguria, dai 282 euro/ha in Veneto per le orticole ai 600 euro/ha in altre regioni. <br>I pagamenti biologici costituiscono una componente importante del totale dei contributi erogati dalla politica dello Sviluppo rurale. Dal 2007 al 2010, ovvero nei primi quattro anni della attuale programmazione (2007-2013), la spesa complessiva per il biologico, comprendente sia la quota comunitaria che quella statale, è stata di circa 1.750 milioni di euro, concentrata per quasi il 60% in Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, regioni nelle quali, come noto, si concentra la produzione biologica.&nbsp; <br>&nbsp;<br>PianetaPSR numero 7 - febbraio 2012<br><br><br>