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<P align=justify>120 referenze, vendite per 58 milioni di euro, fatturato a +31%, I prodotti biologici in Italia subiscono un lieve calo e in controtendenza quelli del Consorzio Almaverde Bio registrano una crescita a due cifre, con vendite per 58 milioni di euro e un incremento di fatturato del+31% (+14 milioni di euro sui 44 del 2002). «Si tratta di un risultato raggiunto grazie alla varietà di offerta e all'ottima qualità dei nostri prodotti», ha spiegato Renzo Piraccini, presidente del Consorzio, «supportate dalle garanzie fornite dalla tracciabilità di filiera». Il paniere biologico del Consorzio Almaverde Bio vanta oggi circa 120 referenze di prodotti biologia certificati, dai pomodorini cherry ai nettali e alle confetture di frutta, dall'aceto balsamico alle carni avicole, bovine e suine, senza dimenticare olio, vino e frutta secca disponibili nelle principali catene distributive della gdo italiana. Sono partner del Consorzio, oltre alla cesenate Apofruit, che è il referente per l'ortofrutta, la marchigiana Fileni, il gruppo napoletano Besana (frutta secca), la Oranfrizer di Catania (agrumi freschi), la ravennate Fruttagel (nettari di frutta e derivati del pomodoro), la Sipo di Cesenatico (ortaggi tagliati, lavati e pronti per l'uso), la Scac di Senigallia (ortaggi trasformati e surgelati) e il Consorzio vinicolo Cevico di Lugo (Ra). <BR><I>Fonte di informazione:</I> Italia oggi</P>