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Si è svolto a Roma il IV° seminario europeo del biologico,
organizzato dall’International Federation of Organic Agricolture Movements EU Group (IFOAM EU) e
dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB), con la partecipazione di 250 esperti europei
provenienti dalla UE, EFTA, Paesi Mediterranei, Stati Uniti, America latina e Medio Oriente. 
&nbsp;<br><br>L’iniziativa – che si è articolata in due giornate di dibattito e workshop -
rappresenta la prima opportunità per il movimento biologico di valutare e discutere il nuovo
Regolamento europeo approvato il primo gennaio 2009. Un regolamento che di fatto legittima,
attraverso una robusta ed efficace normativa, il settore dell’agricoltura biologica come unico
sistema di produzione definito all’interno della UE.&nbsp; “L’azione politica dovrebbe
avvantaggiarsi di un sistema di alimentazione e agricoltura europeo capace di affrontare le sfide
del futuro.”&nbsp; ha dichiarato Christopher Stopes, presidente dell’IFOAM EU, che ha aggiunto&nbsp;
“Crediamo che un robusto impianto legislativo, basato su regole certe, provveda a fornire le basi su
cui i consumatori possano acquistare alimenti biologici con la consapevolezza di partecipare in
questo modo ad una soluzione alternativa alle sfide che si profilano all’orizzonte”. <br><br>Dalle
istituzioni europee arrivano parole di appoggio incondizionato al settore: <br>“L’agricoltura
biologica dovrebbe essere il metodo generale di coltivazione in Europa - ha dichiarato Paolo De
Castro, presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. - Grazie
all’allineamento al Trattato di Lisbona, il Parlamento, come parte della nuova procedura di
co-decisione, gioca ora un ruolo attivo nel promuovere la produzione biologica e assicurare un’alta
qualità dei cibi. Tutte le future proposte lo coinvolgeranno, assieme al Consiglio, come legislatore
”. <br>Un valore consolidato in decenni quello del settore biologico, che con questo seminario
“vuole prendersi la responsabilità della propria legislazione, stabilendo lo status quo e
soprattutto delineando una roadmap per un suo ulteriore sviluppo in collaborazione con le
istituzioni” ha specificato Bavo van den Idsert, vicepresidente dell’IFOAM EU. <br>Ma non tutti i
dettagli devono essere regolati a livello europeo. Per il rispetto della diversità in Europa si è
espresso Thomas Dosch, vicepresidente dell’IFOAM EU, secondo cui ”Molto può essere fatto dal settore
privato attraverso linee-guida, autodichiarazioni e codici di buona pratica, in modo da venire
incontro alle richieste sempre più sofisticate dei consumatori di prodotti biologici. Il nuovo
Regolamento offre una base eccellente per entrare nel business del biologico.”<br>Il seminario,
organizzato come parte del progetto INTERBIO,&nbsp; ha evidenziato molti diversi aspetti del
biologico, incluse le regole per l’import nella UE e&nbsp; per i piccoli operatori e agricoltori,
gli strumenti per il controllo e la certificazione e i nuovi standard per l’acquacultura bio.
<br><br><br>Per maggiori informazioni Eduardo Cuoco (IFOAM EU) - Tel. 328
4178783<br><br>