Coordinatore
Ente finanziatore
MiPAAF - DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE COMPETITIVE DEL MONDO RURALE E DELLA QUALITÀ
Data inizio
01/04/2011
Data fine
01/10/2012

Obiettivi:

Obiettivo A: Disporre di un set di dati relativi al confronto di allevamenti intensivi e semi-intensivi di giovanili di orata al fine di valutare gli effetti della densità e dell’alimentazione biologica nelle prime fasi della filiera; Obiettivo B: Chiarire, con un caso di studio, l’applicazione dei principi del biologico sulla produzione di novellame, capitolo ancora incerto del regolamento, suscettibile di evoluzioni nei prossimi anni; Obiettivo C: Contribuire alla costruzione di un protocollo per le avannotterie biologiche di specie ittiche marine.

Breve descrizione del progetto:
Il progetto affronta, su base scientifica, il problema delle produzioni biologiche in acquacoltura ancora considerato agli inizi, come lo stesso Reg. CE 710/2009 recita. Il progetto prevede di avviare cicli di produzione di giovanili di orata in grandi e piccoli volumi, utilizzando sia le produzioni convenzionali (piccoli volumi – intensivo) che il protocollo sviluppato nel pieno rispetto del regolamento e dei principi del biologico (grandi volumi – semi-intensivo), a loro volta provenienti rispettivamente da uova da genitori allevati con la metodica tradizionale e “biologici”, per infine comparare i risultati biologici, ambientali e produttivi. Per quanto riguarda i risultati biologici, essi comprenderanno aspetti relativi alla immunocompetenza, allo stress acuto e cronico, alla qualità morfologica, alla componente biochimica e saranno monitorati nelle diverse condizioni di allevamento larvale e alimentazione dei riproduttori, e a diversi stadi di sviluppo.
Al termine della prova sperimentale, tutti i dati ottenuti saranno analizzati con tecniche di analisi multivariata e di intelligenza artificiale (SOMs) al fine di validare e correlare dal punto di vista statistico i risultati ottenuti. Le SOMs saranno impiegate per relazionare dati relativi alla morfo-anatomia, fisiologia e comportamento (dati di stato, propriamente biologici) con dati relativi alle condizioni di allevamento ed alla dinamica delle singole prove sperimentali (descrittori di processo).

Risultati attesi (descrizione, divulgabilità, applicazioni):
Deliverables disponibili a fine progetto:
•    Valutazione in Sparus aurata degli effetti della densità e volume di allevamento delle larve e dei giovanili, della qualità dell’alimentazione dei riproduttori sulla qualità morfologica e sul benessere di giovanili da produzioni biologiche.
•    Identificazione dei descrittori ambientali più significativi sia riferiti al ciclo di allevamento sia agli impatti dell’attività sugli ambienti naturali.
•    Elementi quantitativi per un protocollo biologico per la produzione di giovanili di orata da trasferire al mondo produttivo ed ai sistemi indipendenti di certificazione.
•    Disporre di protocolli di produzione e modelli di valutazione della qualità dei giovanili più coerenti con i principi delle produzioni biologiche, anticipando lo sviluppo di regolamenti che integreranno certamente le prime fasi del ciclo biologico delle specie ittiche, nella piena applicazione dei principi del biologico in acquacoltura (oggi agli esordi con il Reg. CE 710/2009). Pertanto, gli operatori proiettati verso il futuro (COM 2009/0162) dovranno anticipare posizioni di mercato attraverso nuovi protocolli realizzati su base scientifica.

Trasferibilità e potenziali fruitori dei risultati:
Il progetto produrrà un manuale per il pieno trasferimento ai produttori che riguarderà da un lato la diffusione più capillare dei modelli di valutazione della qualità larvale  e dei giovanili, dall’altro la diffusione di metodologie per l’integrazione di serie di parametri relativi agli ambienti di allevamento.
Il progetto prevede un seminario sulle tecniche semi-intensive, l’evoluzione della scuola di pensiero della acquacoltura ecologica verso i protocolli del biologico. A tale seminario dovrebbero partecipare produttori ed enti di certificazione per definire una bozza di protocollo, supportato scientificamente in molte parti, che il progetto dovrà produrre.
Una ricaduta di grande rilevanza, con prospettive a lunga scadenza, riguarda la reale potenzialità delle produzioni da acquacoltura per i ripopolamenti in mare. Di fatto le fughe dalle gabbie comportano continue immissioni di pesci in mare, considerati di fatto un impatto negativo per i rischi biologici connessi.
Produzioni certificate in maniera sostanziale in cui la produzione tendesse a produrre pesci “come selvatico”potrebbero soddisfare in futuro politiche per il ripopolamento ed alimentare gli allevamenti biologici.

 

Info varie

E’ prevista la collaborazione con l’Acquacoltura Lampedusa s.r.l. come Subcontraente